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Libri alla Dozza: parte la colletta per 140 detenuti che vogliono studiare

Torna la gara di solidarietà tra i clienti delle librerie che porta testi e materiali scolastici alla scuola del carcere

Pubblicato:20-10-2022 14:27
Ultimo aggiornamento:20-10-2022 14:27
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BOLOGNA – Libri scolastici, dizionari (particolarmente graditi quelli bilingue: non c’è internet) ma anche comuni testi di narrativa. L’importante è che siano nuovi di zecca e non abbiano le copertine rigide. In carcere, infatti, queste sono bandite, insieme alle penne che non siano le classiche bic trasparenti. Ogni anno a Bologna parecchi scatoloni di materiale didattico, dizionari e romanzi varcano le soglie blindate della Dozza per permettere ai detenuti di frequentare la scuola del carcere.

IL RACCONTO DELLA PROF: “ALL’INIZIO AVEVO SOLO LAVAGNA E GESSETTO”

Sono libri acquistati in beneficienza dai clienti delle librerie che aderiscono alla colletta organizzata da Ascom Confcommercio: lo scorso anno sono stati raccolti circa 200 testi, più materiale di cartoleria per circa 3.000 euro. Quanto basta per garantire l’essenziale agli studenti (quest’anno sono 137, a cui si aggiunge una quarantina di iscritti a ragioneria e un’altra quarantina all’università), molti dei quali sono stranieri. “All’inizio non avevo niente, solo gesso e lavagna”, racconta Rossana Gobbi, che dal 2012 è docente di italiano per stranieri al carcere della Dozza. Per far sì che gli studenti avessero qualcosa su cui scrivere “chiedevo vecchie agende alle cartolerie oppure i quaderni già iniziati dei figli degli amici”. Gli studenti del carcere, di ogni età, non hanno la possibilità di procurarsi materiale di studio e sono spesso analfabeti “anche nella lingua madre”, come spiega ancora la prof. Ora con le donazioni è stata messa insieme una piccola biblioteca in aula 6, l’unica ad accesso libero della casa circondariale.

LA COLLETTA, AL NONO ANNO, RIPARTE DAL 24 OTTOBRE

Quest’anno la colletta del libro e della cartoleria, giunta alla nona edizione, è in calendario dal 24 ottobre al 31 dicembre. “I nostri clienti sono sempre propensi ad aderire, acquistando testi scolastici ma anche libri di narrativa”, spiega Alberta Zama, presidente dei librai Ascom. “Spesso fanno anche dediche sui libri che comprano, per dare un segnale di speranza a chi li riceverà. Anche i detenuti con 41 bis, che hanno il regime più duro di solitudine, hanno la possibilità di leggere”. “Ogni opportunità che possiamo dare a questi ragazzi è importante”, sottolinea Medardo Montaguti, presidente della federazione cartolai di Confcommercio. “I nostri colleghi- aggiunge- mettono a disposizione piccoli kit, da una decina di euro, con una discreta quantità di materiale. Ovviamente chi vuole può donare di più”. Il direttore generale di Ascom, Giancarlo Tonelli, è soddisfatto perchè “anche quest’anno 14 attività hanno aderito all’iniziativa, e tanti cittadini hanno capito questo gesto di attenzione nei confronti di chi è in carcere”.


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