NEWS:

Lavoro, Cafà (Fonarcom): “Avanti con la formazione e la sicurezza, anche per lo smart working”

Previsto un minimo di 25 ore di formazione obbligatoria e sicurezza per chi vuole attivare la modalità del lavoro agile

Pubblicato:20-05-2021 18:31
Ultimo aggiornamento:20-05-2021 18:32

patto tra generazioni
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Siamo stati il primo fondo interprofessionale italiano a finanziare la formazione continua in materia di sicurezza“. Lo dice Andrea Cafà, presidente di Fonarcom, intervenendo a ‘consulentidellavoro.tv’. Due anni dopo il Testo unico varato dal governo Prodi “ci fu un grave incidente sul lavoro a Mineo dove persero la vita sei persone – ricorda Cafà – e Fonarcom si riunì e decise di finanziare per la prima volta nel nostro paese un avviso per 700 mila euro per la formazione dei dipendenti. Ebbe un successo straordinario e molti seguirono la nostra esperienza”. Da allora “abbiamo formato 395mila persone appartenenti a 46mila imprese, soprattutto piccole e micro aziende che sono quelle più lontane dal mondo della sicurezza. Spesso – sottolinea il presidente di Fonarcom – la considerano un onere e un costo e non un investimento. Peraltro a morire sono anche i datori di lavoro, proprio perché non hanno la cultura della sicurezza”.

LEGGI ANCHE: Lavoro, con lo smart working meno infortuni ma più rischi per la salute

Con 2,6 milioni di persone che lavorano da casa in smart working “le nostre parti sociali, Cifa e Confsal, hanno sottoscritto un accordo interconfederale sul lavoro agile. Abbiamo colmato dei vuoti della normativa, regolato il diritto alla disconnessione, portato flessibilità sull’orario di lavoro, spalmandolo tra le 7 e le 20, e abbiamo stabilito che chi vuole attivare questa modalità deve fare un minimo di 25 ore di formazione obbligatoria“, prosegue Cafà. “Ovviamente in queste 25 ore “c’è anche la sicurezza”, aggiunge il presidente di Fonarcom, che infine propone “moduli di aggiornamento sulle piattaforme digitali, creando contenuti in sinergia con i consulenti del lavoro e fare così formazione a costo zero”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it