NEWS:

Ricerca Flp: “50% degli italiani ha una percezione negativa della pubblica amministrazione”

I dati presentati durante il convegno: 'Costruire il futuro della nuova pubblica amministrazione' organizzato dalla federazione dei lavoratori pubblici

Pubblicato:19-03-2024 16:40
Ultimo aggiornamento:19-03-2024 16:40
Autore:

ministero istruzione_imagoeconomica
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – ‘Da qui a giugno si avvieranno le trattative per 4 contratti della PA’. Lo ha detto il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, a margine del convegno ‘Costruire il futuro della nuova pubblica amministrazione’ organizzato a Roma dalla FLP, la federazione dei lavoratori pubblici e del pubblico impiego.

‘Domani si apre la tornata contrattuale 2022-2024 con il contratto della sanità, a seguire ci dovrebbe essere immediatamente l’apertura del contratto delle funzioni locali- ha sottolineato Naddeo- questi sono i comparti dove il Governo e il ministro Zangrillo hanno stabilito la priorità per la contrattazione’. E ha continuato il presidente: ‘

A seguire anche funzioni centrali e si sta lavorando sul lato di indirizzo sul contratto dell’istruzione e ricerca’.


E sui ritardi nei rinnovi Naddeo ha commentato ‘Ci sono, certo, dei ritardi che ci portiamo dietro dalle tornate contrattuali passate, la cosa positiva è che c’è una continuità nelle contrattazioni: se riusciamo a chiudere tutti i contratti di questa tornata abbiamo quasi azzerato il ritardo cronico che ci portiamo dietro’.

All’evento sono intervenuti, tra gli altri, anche il direttore generale dell’Agid, Mario Nobile, il capo Dipartimento organizzazione giudiziaria del ministero della Giustizia, Gaetano Campo, il direttore generale Ufficio per le Relazioni sindacali del ministero per la Pubblica amministrazione, Valerio Talamo, Paolo Pennesi, direttore dell’Ispettorato nazionale del Lavoro e il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami.

ITALIANI E PA: PRESENTATA LA RICERCA

Presentata durante l’evento anche la ricerca sul sentiment degli italiani sulla PA realizzata per FLP da Bigda. Un italiano su 2 ha una percezione negativa della pubblica amministrazione. Il 47% degli utenti sul web, infatti, ha sviluppato interazioni negative affrontando temi connessi alla PA. Questo, quanto emerge dall’ analisi che ha preso in esame i volumi di conversazioni sul web e sui social network relativi alla Pubblica Amministrazione nei primi mesi del 2024.

SENTIMENT ANALYSIS NEGATIVO

Se per quasi la metà del campione preso in esame la percezione della PA è negativa, il 30% ha una posizione neutrale sul tema e solo il 23% delle persone ha generato risultati positivi in merito. I temi di discussione che hanno portato a un giudizio polarizzato verso il segno meno sono vari: dalle questioni relative alla gestione dell’ordine pubblico alla malasanità, dalla gestione ambientale da parte delle amministrazioni locali ai servizi della PA. E poi ancora digitalizzazione e retribuzione. “Dall’analisi emerge una fotografia chiara di quanto abbiamo sempre sostenuto – dice Marco Carlomagno, segretario generale FLP – stipendi bassi e innovazione che latita sono temi che rendono la pubblica amministrazione un posto poco attrattivo”.

IL CAMPIONE

Ma se il sentiment non è dei migliori, le discussioni sulla pubblica amministrazione, invece, coinvolgono un campione nutrito di persone: sono oltre 10mila al giorno le conversazioni attorno al tema (circa 310mila in un mese) per oltre 70mila utenti che discutono sul web di questi temi. Sono infatti circa 46mila le interazioni giornaliere sulla PA per lo più sui siti d’informazione (39%) e su Twitter (27%). Anche i blog conquistano una fetta del 20%, mentre meno del 10% gli altri social. A parlare di questi temi, sono soprattutto uomini (per il 64,3%) giovani, tra i 25 e i 34 anni (per il 43,8%). Tra le regioni più attente, quelle del Sud: Calabria in testa, Basilicata e poi Sardegna. Tra le prime 10, nessuna regione del Nord Italia.

CONCORSI PUBBLICI: IL ‘VORREI MA NON POSSO’ DELLA PA

Tra i temi più ricercati sul web, secondo l’analisi di Bigda, i concorsi pubblici. In particolare, quasi il 40% degli utenti cerca informazioni sui concorsi e, però, dice Carlomagno “questa ricerca cospicua si traduce, andando avanti nella selezione, con ben il 20% dei vincitori dei concorsi che rinuncia a prendere servizio (media nazionale). I concorsi pubblici, insomma – dice ancora Carlomagno – sono il grande “vorrei ma non posso” della PA.

C’è un processo a imbuto per cui all’inizio c’è una platea ampia potenzialmente interessata, ma alla fine quella stessa platea non solo è decimata, ma addirittura fa un passo indietro.
I motivi sono ormai noti: pochi scatti di carriera, retribuzioni basse, innovazione assente e lo smart working che anziché essere una possibilità è un miraggio. In poche parole, la ragione sta nell’incapacità di essere attrattiva della pubblica amministrazione”.

SMART WORKING

Anche lo smart working è un altro grande tema di discussione online in relazione alla pubblica amministrazione e il sentiment è per il 40% negativo. Gli argomenti, infatti, riguardano soprattutto la necessità di introdurre il lavoro agile (43%), seguono le lamentele sull’abolizione dello smart working per la PA (22%). Tra le varie voci di discussione, solo il 4% dei commenti online riguarda persone contrarie allo smart working.

“L’attenzione al lavoro agile da parte delle persone non ci meraviglia – spiega Carlomagno – ma anzi sostiene la nostra battaglia per l’introduzione dello smart working anche nella PA”.

E continua: “La forte ritrosia delle burocrazie a investire sul lavoro agile e da remoto è un elemento che dimostra come il lavoro pubblico sia ancora scarsamente attrattivo ed è anche uno dei motivi per cui, dopo il superamento delle selezioni, molti vincitori preferiscono rinunciare o abbandonare dopo pochi mesi, a fronte di bassi stipendi e di notevoli costi da sostenere per trasporti, abitazioni e costo della vita”.

PNRR E DIGITALIZZAZIONE

Fa il paio con lo smart working la questione della digitalizzazione, su cui la PA è, dice FLP, molto indietro: l’88% delle pubbliche amministrazioni locali, infatti utilizza ancora procedure e strumenti analogici.

Una carenza che diventa ogni giorno di più un problema, visto che nei prossimi cinque anni, per il 57% dei fabbisogni professionali del settore privato e pubblico, si richiederanno competenze digitali.

Ed è proprio la voce “digitalizzazione della PA” ad occupare lo spazio maggiore sulle discussioni relative al PNRR sul web: il 40% degli utenti ne parlano, con un orientamento del sentiment totale neutro per il 65%. Sul tema è intervenuto anche il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, “La digitalizzazione impone un aggiornamento costante che deve essere assistita da una componente umana che è insostituibile, per quanto si stia cercando di inserire l’AI nel settore pubblico la sussistenza di quella modulazione che solo il fattore umano può generare, in termini di comprensione e di sintonizzazione sulle esigenze e l’utente è insostituibile ed è il perno centrale su cui crediamo ancora che la burocrazia svolga un ruolo essenziale”.

COMPETENZE, FORMAZIONE E ASSUNZIONI: LE PROPOSTE DELLA FLP

“Si tratta di superare le contraddizioni che, come ha mostrato l’analisi, influenzano negativamente la percezione del comparto” ha detto Carlomagno presentando le proposte di FLP per il rilancio della PA.

Fra queste, il rilancio della contrattazione integrativa per accompagnare i processi di innovazione e aumentare la produttività, eliminando i tetti di spesa fissati al 2016; la valorizzazione delle competenze interne con il riconoscimento delle professionalità e la definizione di percorsi di carriera che oggi sono di fatto negati; l’istituzione dell’Area delle elevate professionalità con la modifica degli attuali organici e la previsione di specifiche posizioni in tutte le Amministrazioni.

E ancora: una maggiore attenzione e puntuali investimenti sulla formazione “che – come sottolinea Carlomagno – costituisce uno dei principali asset per migliorare la qualità delle Pubbliche Amministrazioni, utilizzando tutte le risorse che la tecnologia offre e orientandola sempre più verso la trasversalità delle competenze, con particolare attenzione a quelle professionalità storicamente meno presenti e che, invece, sono sempre più necessarie per governare i nuovi processi e le missioni delle PA”. FLP propone infine un piano straordinario di reclutamento che allinei il nostro Paese a quelli dell’Unione Europea in termini quantitativi e qualitativi, con un chiaro indirizzo verso le nuove professionalità necessarie.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it