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Vauro Senesi: “Vignetta azzeccatissima, la satira è satira. Bravo Natangelo”

Promossa a pieni voti la vignetta che prende di mira Lollobrigida e la moglie Arianna Meloni e suscita indignazione bipartisan: per Vauro è "azzeccatissima". E dice: "Lascerò il testimone a questo giovane vignettista"

Pubblicato:20-04-2023 15:18
Ultimo aggiornamento:20-04-2023 16:58

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BOLOGNA – “Ho mandato i complimenti a Mario Natangelo, gli lascerò il testimone“: così il vignettista Vauro Senesi, dal suo account Instagram, commenta il ‘caso’ della vignetta satirica che, in relazione alle frasi del ministro Francesco Lollobrigida sulla “sostituzione etcnica“, prende di mira Arianna Meloni (sorella della premier Giorgia e moglie di Lollobrigida). La vignetta, che ha un disegno a sfondo sessuale (Arianna Meloni è a letto con uno straniero di colore), è pubblicata oggi sul Fatto quotidiano e a disegnarla è stato Mario Natangelo. La condanna è stata bipartisan: molti hanno detto passava il limite della decenza e non era da considerarsi satira. La premier Meloni si è detta indignata e ha stigmatizzato l’obiettivo di colpire in modo irrispettoso una donna “che non ricopre incarichi pubblici” solo per attaccare un governo considerato nemico”” con una in cui, in relazione alle polemiche su Lollobrigida”.

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INDECENZA? “LA SATIRA È SATIRA”

‘Ecco cosa dice Vauro, che dal suo profilo Instagram rilancia un’intervista rilasciata all’Adn Kronos. ‘Ho mandato a Natangelo un messaggio di complimenti quando ho visto la sua vignetta, è azzeccatissima. Sono molto felice fra tanta satira bonacciona che c’è in Italia ci sia un giovane che fa satira vera è autentica”. La vignetta gli è piaciuta talmente tanto che il vignettista dice che passerà a Natangelo il testimone: “‘Visto che sono anziano, posso dire che se devo lasciare un testimone lo lascio proprio a Natangelo“. Si è passato il limite della decenza? “La satira è satira. Dopo il decreto anti rave e il decreto emergenza migranti adesso faranno il decreto ‘emergenza satira”, aggiunge.


Quanto alla sostituzione etnica di cui ha parlato Lollobrigida, Vauro parla di “dichiarazioni fasciste”e di una “sottocultura fascista”: ricorda, oltre a quest’ultimo caso, anche le parole di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa sulle Fosse Ardeatine. È una sottocultura fascista, dice, “di cui sono impregnati e che non riescono a contenere e questo è grave perché sono figure istituzionali. Nella Costituzione l’Italia è una Repubblica antifascista, qui si sta creando un corto circuito culturale che trovo molto allarmante”.

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