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VIDEO | Campi, parchi e sentieri: con 2,1 milioni di donazioni il sistema Coop aiuta gli alluvionati

I fondi sono stati raccolti tra 81.000 soci, dipendenti, consumatori e fornitori

Pubblicato:20-01-2024 15:12
Ultimo aggiornamento:20-01-2024 15:43
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iniziativa fondi coop
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RAVENNA – Nel maggio scorso l’acqua si è portata via coltivazioni, frutteti e alberi. Ora in nove comuni emiliano-romagnoli colpiti dall’alluvione arrivano interventi di riforestazione urbana, ripristino delle coltivazioni e tecnologie per l’agricoltura per cooperative agricole. E i fondi, ben 2,1 milioni di euro, sono quelli raccolti tra 81.000 soci, dipendenti, consumatori e fornitori Coop con un’iniziativa avviata all’indomani del disastro che ha colpito Emilia-Romagna e Marche. Ecco dunque alberi di pera, noce, noccioli e vivai che prendono forma e saranno arricchite da tecnologie a basso impatto ambientale, impianti di irrigazione per risparmiare acqua e macchine agricole elettriche per azzerare le emissioni di CO2 e ridurre anche l’inquinamento rumoroso. Non solo, perché sempre nell’ottica del ‘green’ a Marzabotto, Conselice, Massa Lombarda, Lugo, Bagnacavallo, Faenza, Meldola, Forlì e Cesena proprio grazie alla generosità dei donatori verranno sistemati sentieri, parchi e verde urbano. Un altra azione messa in campo, in questo caso per i dipendenti di Coop Alleanza 3.0 colpiti dall’alluvione, sono ristori in denaro, ore e giornate di ferie donate dai colleghi, grazie alle quali hanno potuto fare fronte alle esigenze di ripristino e cura delle loro case.
 

È quanto il Sistema Coop e Coop Alleanza 3.0 hanno raccontato, il 19 gennaio in un incontro a Conselice, nel ravennate, una delle aree più colpite. Proprio qui c’è la Cooperativa Agricola Massari, che ha acconsentito ad abbassare il livello degli argini per far sfogare la piena nei propri campi, e alleggerire la pressione dell’acqua verso l’abitato, duramente colpito nonostante questo intervento. Su quei campi l’acqua ha ristagnato per parecchio tempo e alcuni vitigni sono rimasti sotto l’acqua anche per oltre 10 giorni. Le strade che collegano le coltivazioni ancora oggi non sono state completamente ripristinate e complessivamente il 95% della produzione annuale è andato perso, e le raccolte non sono state possibili nemmeno quest’inverno. Intanto il pereto del Cab Massari, dopo essere stato quasi completamente sommerso per due volte è stato sferzato da una tromba d’aria che ha completato la distruzione. Per questo le piante sono state tolte e poi ripiantate, investendo centinaia di migliaia di euro per sperare in una raccolta tra almeno quattro anni, ricorda Coop Alleanza 3.0. Da qui l’intervento di aiuto, dando una mano a impiantare varietà più rustiche e resistenti, coperture per difendere le colture dalle gelate primaverili, dagli insetti alieni e dalla grandine sempre più frequente, centraline, sonde e impianti a goccia per una gestione efficiente dell’acqua, metodologie agronomiche basate più sull’agricoltura biologica e sulla lotta integrata che sui fitofarmaci di sintesi, così da ridurre gli impatti ambientali del settore. Tutte azioni che sono portate avanti anche nelle  altre sei cooperative agricole interessate dalle donazioni (per un milione), che rappresentano peraltro il 50% della spesa, si precisa, proprio per stimolare, attraverso la compartecipazione, la destinazione responsabile degli investimenti.  

Passando ai parchi pubblici e zone verdi, sono 15 le aree che verranno ripristinate con nuovi alberi o con la manutenzione di quelli ancora in piedi, sempre grazie alle donazioni: due sono a Conselice, sei a Lugo e tre a Bagnacavallo. E poi ancora Massa Lombarda, Faenza, Meldola, Forlì e Cesena, città nella quale verranno recuperati gli orti sociali. C’è attenzione poi ai giochi per i bambini, come pure ai sentieri, come a Marzabotto, dove il crollo delle piante e frane e smottamenti hanno reso impraticabili alcuni sentieri di forte passaggio, come quello che collega Marzabotto alla cima di Monte Sole. Nel complesso, alla riqualificazione delle aree verdi verranno destinati quasi 700.000 euro.



“Siamo orgogliosi del riscontro di questa campagna– commenta Marco Pedroni, presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori)- Il risultato è importante e testimonia ancora una volta la grande solidarietà che accomuna il nostro mondo e si concretizza durante l’emergenza. Mi preme sottolineare come stiamo investendo nel caso delle cooperative agricole su progetti che tengano conto delle evoluzioni climatiche e dell’impatto che si sta determinando sulle nostre colture puntando su un aumento delle varietà e su una maggiore capacità di resistenza alle avversità”. Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna ricorda come il cuore della cooperazione “sia stato grande”, anche nel post alluvione. “Abbiamo raccolto, grazie alla generosità delle cooperative di tutt’Italia di tutti i settori, dei loro soci e lavoratori, 5,7 milioni di euro, di cui 3 già erogati a favore delle cooperative che hanno subito danni e 2,7 messi a disposizione dei Comuni romagnoli, per il ripristino di scuole e di altri luoghi di pubblica utilità del territorio. La più colpita dagli eventi è stata la cooperazione di conduzione terreni, che dall’impegno del sistema Coop ha ricevuto un contributo ingentissimo”. Però, rimarca, “lo Stato non dimentichi ciò che è accaduto: noi continuiamo a fidarci della promessa di garantire ad imprese e cittadini il 100% dei ristori e la totale messa in sicurezza idrogeologica della Romagna”.

I NUOVI INTERVENTI

Il direttore Cab Massari Giampietro Sabbatani assicura che la cooperativa “non si è rassegnata e non si arrende”, tanto che “rilanciamo con un ambizioso piano di investimenti che prevede la ricostituzione del pereto biologico di 8,2 ettari distrutto nel 2023 e l’impianto di ulteriori 7,5 ettari di pereto biologico che andranno a sostituire altrettanti pereti che stanno finendo il loro ciclo produttivo. Abbiamo programmato ulteriori 4,5 ettari di noceto che andrà ad alimentare la filiera di produzione italiana di frutta secca di Coop Italia”. E si sta investendo anche su tre carri raccolta ad alimentazione elettrica e un telescopico elettrico per box delle pere biologiche destinate agli impianti di stoccaggio e confezionamento delle pere biologiche che arriveranno poi sugli scaffali dei punti vendita Coop. “È indispensabile essere tempestivi nei momenti dell’emergenza, ma altrettanto importante è continuare a vigilare sulle esigenze delle comunità anche quando la fase più critica sembra essere passata- è il commento di Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0. “Dare un pronto sostegno alle comunità e ai lavoratori del sistema cooperativo, per noi è stato solo il primo passo, ed oggi arriviamo a fornire aiuto e una nuova prospettiva non solo ad un settore vitale come l’agricoltura”. Ma “altrettanto vitali per lo sviluppo ed il mantenimento di una collettività sana e coesa, sono gli spazi verdi di aggregazione. E in quanto soggetto che vive il territorio con una prospettiva di radicamento vero, tanti di questi luoghi siamo fieri di poter aiutare a restituirli alle famiglie, agli anziani e ai bambini di queste comunità”.

Per Andrea Mascherini, presidente Coop Reno, nel territorio in cui sono presenti i negozi Coop Reno, “i danni hanno evidenziato la fragilità dell’Appennino bolognese, e sono state soprattutto le frane, centinaia di frane, che hanno danneggiato case, strade, infrastrutture  e utenze. Questa dura prova ha però fatto reagire e compattare la popolazione e il tessuto economico sociale, che anche noi rappresentiamo”. Infine il ringraziamento di Eleonora Proni, sindaco di Bagnacavallo e Presidente Unione Comuni della Bassa Romagna: “Scegliere di sostenere il mondo agricolo e il ripristino di parchi e aree di socialità significa investire sulle comunità e sulla loro capacità di superare le difficoltà insieme”.

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