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Smog, l’Emilia-Romagna vuol togliere 110.000 camion dalle strade: per ora ci riesce a metà

Primo bilancio in Regione per la legge che "premia" il trasporto di merci via treno

Pubblicato:19-10-2022 17:45
Ultimo aggiornamento:19-10-2022 17:45
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BOLOGNA – Aumenta in Emilia-Romagna il trasporto merci su ferro, ma l’obiettivo di togliere dalla strada 110.000 camion diesel non è ancora stato raggiunto: nei primi due anni si è arrivati a 56.000 veicoli. Per questo la Lega parla di un “flop” per la legge regionale del 2019 che ha messo sul piatto sostegni per favorire il trasporto ferroviario delle merci, sgravando le strade.

L’ASSESSORE CORSINI: TRIPLICHEREMO LE RISORSE

Le risorse 2023-2025– fa sapere in proposito l’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini, oggi in commissione per la clausola valutativa- saranno triplicate rispetto al triennio precedente 2020-2022 per avvicinarci all’obiettivo stabilito dalla Ue per il traffico su ferro”. Nella legge, ricorda, “era previsto anche un incentivo alle merci sulle vie navigabili ma ci sono problemi infrastrutturali e stiamo cercando di intervenire per rendere i ponti più sicuri e garantire navigabilità sugli assi fluviali della regione”.

AL PORTO DI RAVENNA DA 7.000 A 9.000 TRENI L’ANNO

La Regione assegna in bonus un milione euro l’anno per tre anni (il 90% al ferro e il 10% al settore fluviale), per un importo massimo di 150.000 euro l’anno. I benefici attesi sono appunto quelli di togliere dalla strada 110.000 veicoli pesanti. Le risorse sono state assegnate a 13 imprese, per il primo anno. Per il 2021 e 2022 saranno finanziate 14 imprese e 26 servizi. Importante, secondo l’assessore, è “l’incremento del traffico merci da e per il porto di Ravenna, che nel triennio è passato da 7.000 a 9.000 treni l’anno”.


PER LA LEGA LA LEGGE REGIONALE “E’ UN FLOP”

Numeri comunque insufficienti per la Lega. La legge ha ottenuto “appena il 50% del proprio obiettivo”, afferma il consigliere regionale Michele Facci, secondo cui “siamo lontani dall’obiettivo di togliere dalla strada 110.000 mezzi pesanti diesel. La misura non funziona”. “Segnalo anche che, per il secondo anno- aggiunge- la richiesta di risorse per il trasporto fluviale è pari a zero”. Per il dem Andrea Costa però i lavori sono in corso e “si risente ancora della crisi pandemica, soprattutto nel settore della logistica”. Inoltre “è stato dimostrato che c’è meno consumo di energia con il trasporto su ferro rispetto alla gomma, un fattore più competitivo per le imprese”.

“ORA INVESTIMENTI NEGLI INTERPORTI DI BOLOGNA E PARMA”

“Mai detto che gli obiettivi sono stati tutti raggiunti”, replica invece Corsini. I numeri “dimostrano che la scelta è stata giusta, anche se ci saranno correzioni. Ci sono risorse, ma per un sistema sempre più affidabile servono investimenti infrastrutturali, in particolare nei due interporti di Bologna e Parma”.

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