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Chiusura totale continuerà, anche più dura. Mattarella sente le forze politiche

L'editoriale di Nico Perrone per DireOggi

Pubblicato:19-03-2020 16:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:11

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Sarà ancora chiusura totale, con misure anche più dure. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lo ha detto a chiare lettere. Non possiamo abbassare la guardia, anzi, le prossime saranno giornate cruciali. Per fermare l’avanzata del coronavirus bisogna stare a casa, limitare al massimo gli spostamenti, mantenendo sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro. Oggi a Milano è arrivata una delegazione della Croce rossa cinese, quella che alla fine è riuscita a battere il virus a Wuhan, che in queste ultime ore registra zero contagiati. Un giro per Milano, che fa aumentare la preoccupazione, e poi conferenza stampa con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Ancora «troppe persone in giro, il trasporto pubblico è ancora attivo» ha detto il vicepresidente della Croce rossa cinese, Sun Shuopeng, invitando le autorità a un giro di vite ancora più stretto «chiudendo tutte le attività economiche» e facendo stare per forza a casa le persone. Sul fronte politico, dopo l’uscita di ieri del leader della Lega, Matteo Salvini, che ha minacciato di non votare decreto ‘Cura Italia’ da 25 miliardi, oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sentito per telefono tutti i leader politici, chiedendo a tutti unità, dialogo e spirito di collaborazione. Deve prevalere la responsabilità nazionale e non della singola parte, insomma, in questo momento drammatico della vita del nostro paese, colpito dalla pandemia ma pure dalla crisi economica. Le Borse a fatica stanno su, la Bce continua a pompare miliardi e miliardi nel sistema finanziario per non inceppare la macchina della liquidità. Qui da noi lo spread, che nei giorni scorsi era schizzato oltre 300 punti, è tornato attorno a 200. Le forze politiche dell’opposizione hanno subito raccolto l’invito del Capo dello Stato. «Poco fa mi ha chiamato Mattarella, è stato cortese», ha detto Salvini. «Io gli ho detto che servono subito medici a Bergamo e Brescia. Ho dato la massima disponibilità a collaborare, ma dobbiamo esserlo tutti a farlo. Spero di essere chiamato oggi stesso da Conte». Anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si è detta disponibile mentre Silvio Berlusconi, per Forza Italia, è subito andato al sodo chiedendo che il Governo approvi alcune loro proposte. Si continua intanto a discutere su come procedere con i lavori parlamentari, in vista dell’approvazione del decreto. La prossima settimana le commissioni si riuniranno nell’ampia sala dei Gruppi parlamentari dove è possibile mantenere la distanza di sicurezza tra l’uno e l’altro. Poi ci sarà la riunione dell’Assemblea, e anche qui forse verrà chiamata la metà della rappresentanza, quella che risiede nelle zone meno rischiose del Paese.

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