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ROMA – Attaccata prima dall’opinione pubblica e e poi dalla premier Meloni dal palco di Atreju (a cui è seguita la replica piccata di Fedez), Chiara Ferragni rompe il silenzio e chiede scusa. L’influencer è stata multata dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta in relazione all’iniziativa solidale ‘Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino‘. Come spiega l’Antitrust, la campagna lasciava intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all’ospedale per acquistare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. In realtà, spiega l’Autorità, Balocco aveva disposto già una somma in cifra fissa di 50mila euro nel maggio 2022 a favore dell’Ospedale del tutto indipendentemente dall’andamento delle vendite del pandoro. Per queste ragioni l’influencer dovrà pagare oltre 1 milione di euro di multa.
“Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro – dice una Ferragni con la voce rotta dall’emozione, in felpa grigia e capelli raccolti in una coda, di certo non il suo outfit migliore-. Ed è quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini. Ma non basta: lo faccio pubblicamente perché mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficienza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali. Perché anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci. Come ho già detto nei giorni scorsi, impugnerò il provvedimento dell’AGCM perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore in buona fede è stato legare con la comunicazione una attività commerciale a una di solidarietà. Purtroppo si può sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio. Ma, se la sanzione definitiva dovesse essere – come spero – inferiore a quella decisa dall’Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro. Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e vi racconterò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane ma voglio far si che da questo errore si generi qualcosa di costruttivo e di positivo”.
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