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A Bologna Suv fuori controllo in zone 30: “Arrivano a ‘busso’ e saltano sui dossi”

Il caso è stato portato in Consiglio comunale dall'ex assessore Claudio Mazzanti: "Chi prende giù le targhe dovrebbe rendere pubblici nomi e cognomi"

Pubblicato:17-10-2022 16:52
Ultimo aggiornamento:17-10-2022 16:52

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BOLOGNA – In alcune zone di Bologna ci sono alcuni “spiritosi” che sfruttano i dossi delle zone 30 per arrivare a tutta velocità e “fare i salti. Invito a prendere giù le targhe e a renderle pubbliche, facendo nomi e cognomi. Questa gente andrebbe internata”. A sbottare così, oggi in Consiglio comunale, è l’ex assessore e consigliere comunale Pd Claudio Mazzanti, che denuncia l’episodio per chiedere di fatto maggiori controlli sulle strade.

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“Oggi il sindaco ha fatto un annuncio importante- sottolinea Mazzanti- finalmente parte l’attivazione dei 30 chilometri all’ora in città. Alleluia”. Però, segnala il consigliere dem, “ci sono degli spiritosi, per fortuna pochi, che sui dossi delle zone 30, anche da me al Navile, si divertono ad arrivare a ‘busso’ per fare il salto”. Per Mazzanti, “quella gente andrebbe presa e portata all’igiene mentale, e internata all’interno di un manicomio, perchè uno che fa così non è a posto con la testa. Lo dico senza problemi”.

Poi lancia la provocazione: “Invito chi prende giù le targhe a renderle pubbliche e fare anche nomi e cognomi, perchè non siamo agenti di polizia e non possiamo fare le multe”. Riassumendo la situazione, dunque, “qui noi possiamo fare le zone 30, e io lo condivido: da assessore avevo iniziato a lavorarci. Ma se non creiamo strumenti di controllo, i 30 chilometri all’ora li fanno solo quelli come me che rispettano il Codice della strada e non vogliono avere morti e feriti sulla coscienza”.


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