NEWS:

Clima, meno emissioni e più economia circolare: Enel lancia le reti ‘Net Zero’

La nuova strategia prevede meno perdite di rete e il ricorso a materiali e componenti circolari a basse emissioni

Pubblicato:17-05-2022 12:37
Ultimo aggiornamento:17-05-2022 17:59

net zero_enel
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Ridurre le emissioni di CO2 delle reti di distribuzione, agendo sulle perdite di rete e sull’adozione di materiali e componenti circolari e a basse emissioni in un’alleanza con tutta la supply chain: fornitori, produttori di apparecchiature e imprese di costruzione. È la strategia Net Zero di Enel per il settore delle reti, nello spirito dell’Open innovation che ispira l’azienda. L’iniziativa è stata presentata ieri a Roma, insieme all’associazione ‘Open Power Grids’, che riunisce operatori di rete, produttori, istituti di ricerca e altri stakeholder per condividere e sviluppare standard e tecnologie per i componenti critici della rete che soddisfano i requisiti di zero emissioni nette.

LA STRATEGIA DI ENEL

La strategia Net zero prevede una serie di azioni concrete per contrastare le emissioni dirette delle reti, adottando operazioni più sostenibili attraverso la digitalizzazione, le operazioni a distanza, l’elettrificazione delle flotte, le misure di tutela della biodiversità e riducendo le perdite tecniche delle reti. In questa ‘missione’ Enel sta coinvolgendo fornitori coinvolti nella realizzazione delle reti di distribuzione, produttori di apparecchiature e imprese di costruzione della sua catena di approvvigionamento per contrastare le emissioni indirette e implementare processi e componenti di rete più sostenibili, come quadri elettrici privi di SF6, oli vegetali per trasformatori e cavi ecologici o standard per cantieri sostenibili. In tutto ciò Enel sottolinea come alcune delle azioni messe in atto per abbracciare i principi dell’economia circolare in tutta la propria attività, come l’utilizzo di materiali riciclati per nuove risorse come contatori circolari, pali o armadi stradali o la gestione del fine vita dei componenti, possono produrre importanti benefici ambientali ed economici.

UN CONCORSO PER LE SOTTOSTAZIONI SOSTENIBILI

Attraverso l’associazione ‘Open Power Grids’ Enel ha iniziato a condividere le proprie specifiche tecniche per i principali componenti e dispositivi, tra cui il design Building Information Modeling (BIM) della cabina primaria Liberty, che prevede la generazione e la gestione di rappresentazioni digitali di caratteristiche fisiche e funzionali. Si tratta del “primo elemento costitutivo per promuovere la convergenza e la co-ingegnerizzazione verso standard di modularità, massimizzando la creazione di valore condiviso attraverso la sostenibilità e la sicurezza, nonché l’efficienza dei costi e le prestazioni tecniche”. Attraverso la piattaforma online di Enel Open Innovability, il Gruppo promuove anche un concorso globale per la progettazione e l’architettura di sottostazioni sostenibili al fine di migliorare l’integrazione di tali risorse all’interno del paesaggio urbano, suburbano o rurale. I membri di ‘Open Power Grids’ possono beneficiare degli standard globali già disponibili sulla piattaforma che Enel utilizza per le proprie gare globali e proporre l’introduzione di nuovi standard o la modifica di quelli esistenti. Gridspertise, invece, la società di Enel che fornisce agli operatori dei sistemi di distribuzione (DSO) e alle utility soluzioni all’avanguardia per la digitalizzazione delle reti di distribuzione dell’energia elettrica, vede il prossimo passo della sua strategia di crescita nell’incoraggiare gli sforzi di ammodernamento delle infrastrutture negli Stati Uniti.


LEGGI ANCHE: Nuove tecnologie e città più intelligenti e sostenibili, la sfida di Enel per il Brasile

“Il nostro obiettivo Net Zero per le reti mira ad accelerare l’adozione dei principi stabiliti dall’Accordo di Parigi in tutto il settore al fine di favorire la transizione energetica e una trasformazione significativa delle infrastrutture di distribuzione dell’energia elettrica. Questo rappresenta la prima mossa da parte di un operatore della rete elettrica di livello globale per gestire le emissioni a monte e a valle dell’infrastruttura in modo aperto, che è necessaria se vogliamo raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette in tutto il settore”, spiega Antonio Cammisecra, Responsabile Global Infrastructure and Networks di Enel. “Abbiamo fatto molto per identificare le migliori soluzioni tecniche per le nostre reti, ma per avanzare rapidamente dobbiamo condividere questa sfida con altri operatori in un ambiente aperto e collaborativo verso retiNet Zero”, aggiunge Cammisecra.

L’INGRESSO NEL MERCATO STATUNITENSE

“Siamo molto lieti di rivelare il prossimo passo della nostra strategia di crescita, rappresentata dall’ingresso nel grande mercato statunitense con soluzioni digitali destinate ad aumentare la resilienza e l’affidabilità delle reti di distribuzione di energia- aggiunge Robert Denda, CEO di Gridspertise- Stiamo lavorando per istituire partenariati con le utility locali in modo da sostenere i piani di modernizzazione e digitalizzazione della rete con una modalità aperta, anche attraverso il collaudo collaborativo del nostro innovativo QEd – Quantum Edge Device – per le sottostazioni secondarie digitali. Questa soluzione digitale può essere adattata all’infrastruttura esistente, consentendo ad esempio l’integrazione della mobilità elettrica e delle energie rinnovabili decentralizzate senza costose ricostruzioni della rete. Gridspertise sarà presente all’evento Distributech che si terrà alla fine di questo mese a Dallas, dove renderà noti altri dettagli”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it