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Minacce di morte al sindaco di Cellammare, sarà seguito dalle forze dell’ordine negli spostamenti

Vurchio: "Dopo l'ultimo episodio ammetto di essermi spaventato"

Pubblicato:17-03-2022 11:36
Ultimo aggiornamento:17-03-2022 13:14
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BARI – “Mi è stato assegnato un servizio di vigilanza a tutela della mia incolumità dopo che nei mesi scorsi sono stato inseguito e minacciato. Mi sono spaventato, ho sporto denuncia e la prefettura di Bari è intervenuta”. Così, alla Dire, il sindaco di Cellamare (Bari), Gianluca Vurchio spiega perché dallo scorso febbraio ogni suo spostamento è seguito dalle forze dell’ordine.

“Gli ultimi episodi intimidatori sono capitati tra dicembre e gennaio”, dichiara il primo cittadino, che già aveva “vissuto situazioni diciamo particolari”. Nel dicembre di tre anni fa, infatti, al sindaco è stata recapitata una lettera anonima con minacce di morte, il mese successivo una bomba ha distrutto gli spogliatoi del campo sportivo ristrutturati poco prima. Nelle scorse settimane, invece, Vurchio ha sporto denuncia dopo essere stato inseguito e minacciato da sconosciuti.

“Nel corso della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica è stato deciso il rafforzamento della vigilanza. Avevo già una tutela radiocollegata con pattuglie delle forze dell’ordine che passavano davanti a casa mia, al posto in cui lavoro e al Comune”, aggiunge Vurchio. “Dopo l’ultimo episodio ammetto di essermi spaventato”, continua Vurchio, che ha incassato la solidarietà dei Giovani democratici di Bari.


“È inconcepibile e mortificante vedere che chi si spende quotidianamente per la propria comunità e per lo sviluppo del proprio territorio, sia in ambito politico che lavorativo, venga puntualmente preso di mira dalla malavita”, sostengono i dem. “A Gianluca – proseguono – diciamo di non lasciarsi spaventare e di continuare sul percorso tracciato sino ad oggi, perché in questa battaglia di civiltà e legalità non è solo, ma tutta la comunità pugliese è dalla sua parte”.

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