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ROMA – Un lupo che corre velocissimo in discesa lungo una pista da sci: è quanto si deve in un video che sta girando in rete in queste ore e che sta diventando virale. A riprendere il lupo che scende a quanto pare lungo una pista di Pampeago, in Val di Fiemme, è uno sciatore con la camera frontale. Il lupo, evidentemente spaventato dalla situazione, corre a perdifiato e alla fine si ferma andando a urtare contro una barriera laterale della pista. Se il lupo corre fortissimo (comparendo a un certo punto sulla pista da sci), lo è anche lo sciatore, che scia a forte velocità. Su questo episodio, che sta facendo discutere sui social, è arrivata una denuncia dell’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali che punta il dito contro lo sciatore per dire che ha spaventato e inseguito il lupo, terrorizzandolo.
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Le accuse ipotizzate da Enpa sono molto pesanti: maltrattamento di animali e uccisione di animali (nell’ipotesi che l’animale si possa essere ferito in modo grave). La denuncia, contro ignoti, è stata presentata alla Procura di Trento e cita “il folle inseguimento” di cui è stato vittima un lupo, braccato da uno sciatore sulle piste della Val di Fiemme. Scrive l’Enpa in una nota: “Il fatto è stato documentato da un video (con tutta probabilità girato dallo stesso sciatore) che in breve tempo ha fatto il giro dei social e della rete. Dalle immagini si vede il povero animale fuggire all’impazzata dal suo aguzzino, fino ad urtare le barriere di sicurezza che delimitano la pista”. A destare preoccupazione “sono soprattutto le condizioni di salute del povero lupo, che potrebbe essere rimasto ferito – anche gravemente – in seguito all’impatto”.
L’Enpa chiede quindi al Corpo Forestale del Trentino di cercare l’animale e controllare le sue condizioni, “assicurando che gli siano fornite tutte le cure necessarie”. Allo stesso tempo, partiranno accertamenti per identificare lo sciatore.
Il maltrattamento di animali, in caso di condanna, prevede la reclusione da 3 a 18 mesi, oppure una multa da 5 mila a 30 mila euro. L’Enpa ricorda: “Quanto accaduto in Val di Fiemme non è purtroppo un episodio isolato. Sono ormai numerosissimi i casi di animali selvatici, lupi e orsi soprattutto, inseguiti da automobili, foraggiati o attirati per scattare selfie, uccisi con trappole, presi a fucilate. È evidente che, proprio a causa dei nostri comportamenti scellerati, siamo noi a costituire un pericolo per i selvatici e- prosegue Enpa- non loro per noi. Per questo è fondamentale che non venga assolutamente declassato il livello di protezione accordato a queste specie dalle norme nazionali ed europee. E che venga fermato ogni tentativo della Provincia autonoma di Trento di autorizzare per legge gli spari contro orsi e lupi”.
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