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Protesta agricoltori a Cagliari: “Vogliamo risposte da Regione e Governo”

A Cagliari gli agricoltori sono scesi in piazza per denunciare la crisi di un settore in ginocchio per il rincaro delle materie prime e soffocato dalla burocrazia

Pubblicato:17-02-2022 15:54
Ultimo aggiornamento:17-02-2022 18:23
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CAGLIARI – Un progetto di “sovranità” delle materie prime, accordi di filiera dal campo allo scaffale, la costruzione di un’isola completamente alimentata da energia green, l’avvio di un cantiere “burocrazia zero” con un sistema informatico che permetta di mettere in trasparenza tutto l’iter delle pratiche agricole. E ancora, una riforma generale del sistema agricolo che coinvolga assessorato e agenzie, un intervento straordinario e immediato di 30 milioni di euro per tutte quelle aziende che stanno soffrendo il caro prezzi; infine la revisione e l’innalzamento dei limiti di pascolamento nelle superfici forestali, oggi molto bassi con sole tre pecore ad ettaro. Questa la piattaforma di proposte della Coldiretti Sardegna, consegnata oggi, durante la grande manifestazione degli agricoltori a Cagliari -in piazza per urlare la crisi di un settore in ginocchio per il rincaro delle materie prime e soffocato dalla burocrazia– al presidente della Regione, Christian Solinas, e al prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao. Sette punti illustrati questa mattina dai vertici della Coldiretti isolana, il presidente Battista Cualbu e il direttore Luca Saba, alla presenza del governatore Solinas che ha raggiunto i manifestanti in piazza del Carmine. “Questo non è un libro dei sogni, sono sette punti realizzabili con l’aiuto della Regione e del governo nazionale– spiega Cualbu-. È giusto arrabbiarsi e manifestare, ma è fondamentale poi fare delle proposte, e naturalmente pretendere risposte”.

SOLINAS: “IO CON VOI MA ABBIAMO BISOGNO DELLO STATO E DELL’EUROPA”

Appello raccolto da Solinas: “La piattaforma di Coldiretti è assolutamente interessante e la mia presenza oggi qui vuole significare che la Regione è al vostro fianco in queste rivendicazioni e tutte le istituzioni devono essere dalla parte delle campagne- le parole del governatore rivolte ai manifestanti-. Io oggi prendo l’impegno di sollecitare il Consiglio regionale per l’adozione di una norma che cominci con un primo stanziamento per alimentare delle politiche mirate. Ma questa non è una partita che possiamo giocare da soli, abbiamo bisogno dello Stato e soprattutto dell’Europa“.

Tutti devono fare la loro parte, sottolinea Solinas, “le istituzioni, la politica, gli agricoltori, ma non ci può essere una catena di commercio che lucra sulle spalle di chi produce e che ha soltanto la parte positiva. Convocheremo subito un tavolo che metta insieme la grande distribuzione, con l’obiettivo di un accordo di filiera che consenta un mercato di sbocco ai prodotti, ma con prezzi che remunerino in maniera corretta il lavoro”.


Presente alla manifestazione, in rappresentanza dei numerosi sindaci che oggi hanno sfilato con le fasce tricolori al fianco degli agricoltori, il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana: “Questa piazza ci dà una grande responsabilità, noi siamo il sangue vivo delle comunità, e la presenza oggi di tanti sindaci dà valore alla lotta contro la desertificazione umana e civile dei nostri territori. Approveremo nei consigli comunali l’ordine del giorno che ci darà Coldiretti per creare davvero gli strumenti dello sviluppo della nostra terra”.

SUINICOLTORE DI TALANA CONTRO MURGIA

Ieri la contestazione nell’aula del Consiglio regionale sardo con l’opposizione all’attacco sulla gestione dell’emergenza agricoltura e sui ritardi nei pagamenti, questa mattina ci hanno pensato gli stessi agricoltori, durante la grande manifestazione organizzata da Coldiretti, a scagliarsi contro l’assessora Gabriella Murgia. Lo ha fatto in particolare il suinicoltore Stefano Arzu, l’imprenditore di Talana, in Ogliastra, diventato suo malgrado famoso quando, a inizio febbraio, ha deciso di consegnare il registro dei suoi maiali al Comune. Un gesto eclatante di protesta per urlare alle istituzioni le difficoltà di portare avanti la sua azienda, in ginocchio per le restrizioni dettate dalla peste suina e dalla bufera Covid. Le lungaggini della burocrazia, con i ristori in perenne ritardo, hanno fatto il resto.

Ci volete aiutare quando siamo morti?“, ha tuonato Arzu durante l’intervento del governatore Christian Solinas, presente oggi alla manifestazione durante il presidio in piazza del Carmine. “Dicono che sono con noi, non è vero. Sono stufo, la politica ci ha promesso mari e monti, e io sono ancora così. Mi hanno detto anche che sono un bugiardo (riferimento questo a Murgia, che aveva dichiarato come Arzu vanterebbe crediti per importi molto più bassi di quanto denunciato, ndr), ce l’ho con lei, assessora”.

Quindi l’intervento pacificatore di Battista Cualbu, presidente di Coldiretti: “L’assessora ha fatto un errore, ma sbagliare è umano, e ha avuto l’umiltà di chiedere scusa. L’importante è che gli impegni vengano rispettati”. A intervenire sulle difficoltà del settore anche Solinas: “Ieri abbiamo stanziato un milione di euro con un emendamento alla finanziaria, e con la prossima ‘omnibus’ completeremo con quello che manca per arrivare a coprire completamente il fabbisogno del settore. Certo, servono misure strutturali, non si deve arrivare all’emergenza e mettere le pezze quando la situazione è già compromessa, ha ragione l’allevatore di Talana”.

Parole che non sono piaciute alla consigliera regionale del M5S, Desirè Manca, che proprio sulla questione del settore suinicolo e dopo l’intervento di Solinas, ha preso la parola scagliandosi duramente contro il governatore: “Ho ascoltato delle imprecisioni: non è vero che è passato un provvedimento a favore dei suinicoltori. Nella conferenza dei capigruppo è stato chiesto un finanziamento di otto milioni di euro, e invece è arrivato in aula un emendamento di soli quattro milioni. Non solo: la maggioranza si è poi accorta che non c’erano comunque i fondi, quindi questo stanziamento è stato spostato e, per essere onesta, ho dubbi che passi anche in futuro”.

Da qui la controreplica di Murgia, contestata da qualche fischio: “Ieri in capigruppo abbiamo deciso di inserire un milione per la suinicoltura perché c’è una finestra particolare a livello comunitario che ci impone di spendere le risorse entro giugno. Abbiamo deciso di inserire subito un milione per poi integrare le risorse nella ‘omnibus’. L’onorevole Manca forse era assente”. Quindi l’intervento di Piero Maieli, consigliere regionale del Psd’Az e presidente della commissione Attività produttive: “La peste suina in Sardegna è stata eradicata, ma nelle aziende serie che lavorano onestamente. Non possiamo inseguire i disonesti, e bisogna uscire dalla bugia della eradicazione totale della malattia. Le aziende serie devono essere premiate e gli deve essere consentito di commercializzare i prodotti“. Al termine degli interventi, Solinas e Arzu hanno avuto un breve colloquio, dove il governatore ha promesso all’allevatore che a breve farà visita alla sua azienda.

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