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Tim, via libera alla cessione della rete a Kkr, il governo: “Garantita la supervisione allo Stato”

Palazzo Chigi in una nota annuncia che è stato dato il via libera alla cessione della rete di Tim al fondo americano Kkr: sono state previste alcune prescrizioni e, dice il governo, ci si è mossi "a tutela dell’interesse nazionale"

Pubblicato:17-01-2024 10:09
Ultimo aggiornamento:17-01-2024 11:55
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ROMA – Il governo ha dato il via libera all’operazione di cessione della rete di Tim al fondo americano Kkr. In una nota, Palazzo Chigi spiega che si è mosso per garantire l’interesse nazionale e la supervisione dello Stato a proposito della strategicità della rete primaria di comunicazione. Ecco il testo della nota: “Il via libera con prescrizioni da parte del Governo italiano alla vendita della rete Tim al fondo infrastrutturale statunitense Kkr rappresenta un ulteriore e fondamentale step nell’operazione di acquisizione di NetCo (società che detiene sostanzialmente tutte le infrastrutture di rete fissa di Tim), a tutela dell’interesse nazionale e a garanzia del controllo statale sugli asset strategici della rete primaria di telecomunicazione. Si prevede un ruolo del Governo nella definizione delle scelte strategiche, vengono assicurati tutti i presidi essenziali e garantita la supervisione allo Stato di tutti gli aspetti inerenti la sicurezza, la difesa e la strategicità della rete e dei relativi asset”.

Prosegue quindi la nota: “La delibera del Consiglio dei ministri- prosegue la nota- recepisce nelle prescrizioni gli impegni che le parti hanno assunto a cominciare dalla creazione dell’organizzazione di sicurezza, dalla nomina del preposto di cittadinanza italiana, dalla competenza esclusiva su tutte le questioni incidenti sugli asset strategici, dal mantenimento in Italia delle attività di ricerca e manutenzione, e dal monitoraggio. Si delinea quindi un quadro certo di supervisione strategica affidata allo Stato. Un passo avanti importante nella definizione complessiva dell’operazione, che procede secondo le tempistiche annunciate”.


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