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Arriva lo sfratto per la famiglia della “citofonata” di Salvini

Sit-in di Potere al popolo e Asia-Usb: "Amministrazione disumana, si sostituisce al potere giudiziario. La casa è un diritto"

Pubblicato:16-12-2022 12:55
Ultimo aggiornamento:16-12-2022 15:39
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BOLOGNA – “Siamo qua perché pensiamo che la casa sia un diritto e quindi che non possa essere messo in discussione, anche se si sbaglia”. A Bologna va in scena la protesta di Asia Usb e Potere al popolo contro l’ennesimo sfratto, davanti all’ingresso di un condominio popolare del rione Pilastro picchettato in attesa dell’ufficiale giudiziario. Non un appartamento qualsiasi: è quello della famiglia a cui citofonò Matteo Salvini nel corso della campagna elettorale delle regionali del 2020, con l’ormai nota domanda “Scusi, lei spaccia?”, e a cui Acer ha comunicato la decadenza del contratto qualche mese fa.

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Una “sceneggiata infame”, quella dell’allora ministro dell’Interno, dopo la quale “la famiglia è stata disgregata”, e in seguito anche coinvolta in una maxi-retata nel quartiere, definita dal movimento una “inchiesta spettacolo”, che però “ha permesso di attivare, per la prima volta, una legge regionale oscena voluta dalla giunta Bonaccini con cui Acer si sostituisce ai giudici ed esegue una pena ben prima del terzo grado di giudizio”.


La motivazione di Acer di revocare l’alloggio deriva dalle vicende giudiziarie della coppia, che un anno fa è stata arrestata con l’accusa di possesso di droga e armi, e a maggio di quest’anno coinvolta in un’operazione antidroga che ha portato il padre in carcere, la madre indagata a piede libero, un figlio ai domiciliari e un altro irreperibile a cui è stata disposta la custodia in carcere. Per questo Potere al popolo nei mesi scorsi aveva lanciato una raccolta firme proprio contro questa legge regionale.

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“Il tema che vogliamo portare è in questo momento, a parte la solidarietà ovviamente alla famiglia, dove ci sono due persone che stanno male e vengono comunque sbattute fuori di casa, è la disumanità di questa amministrazione”, spiega Francesca Fortuzzi, consigliera del Quartiere San Donato-San Vitale di Potere al popolo. Ma nonostante la vicenda, “la disumanità è quando la politica si sostituisce al potere giudiziario, per cui chi ha sbagliato perde la casa. E questa è una cosa gravissima- sottolinea Fortuzzi- chi ha sbagliato già ha un giudizio: non si toglie la casa”. Infatti, secondo Potere al popolo “la casa è un diritto e quindi non può essere messo in discussione- attacca la portavoce nazionale Marta Collot- mentre oggi sia con la giunta Pd guidata da Bonaccini con una legge regionale vomitevole per quanto riguarda il diritto alla casa, sia per quanto riguarda Acer e Matteo Lepore e Emily Clancy che a Bologna parlano di città più progressista d’Italia, si continua a sfrattare, anche in pieno inverno”. Inoltre “non viene messo in campo nessun tipo di piano, né per quanto riguarda la calibrazione degli affitti nel mercato privato, né per quanto riguarda l’assegnazione di case popolari”.

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