NEWS:

Pilato-Barlaam, campioni a confronto: “Lo sport paralimpico è cultura”

Si chiude domani a Taranto il Festival organizzato dal Cip

Pubblicato:16-11-2023 17:17
Ultimo aggiornamento:17-11-2023 17:55
Autore:

Pilato-Barlaam
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

TARANTO – Lei è Benedetta Pilato, 18enne di Taranto, la più giovane nuotatrice italiana a debuttare a un Mondiale. Lui è Simone Barlaam, 23enne milanese e campione paralimpico di nuoto che, tra i numerosi trofei conseguiti, si è messo al collo la medaglia d’oro nei 50 stile libero, quella d’argento nei 100 farfalla e nella 4×100 stile libero e quella di bronzo nella 4×100 misti ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020.

I due giovani talenti azzurri si sono ritrovati oggi, l’uno di fianco all’altro, negli spazi della Sala Verde dell’Arsenale militare marittimo di Taranto, dove domani si chiude la quarta edizione del Festival della cultura paralimpica.

Benedetta e Simone in comune hanno il nuoto. Entrambi campioni, rappresentanti di due mondi diversi ma, ugualmente, ‘due facce della stessa medaglia’. Quella dell’amore e della passione per l’acqua. Atleta di casa, oggi residente a Torino, nel 2019 Benedetta Pilato, all’esordio a un Mondiale, vince l’argento nei 50 rana a Gwangju, in Corea del Sud. Tre anni più tardi, ai Mondiali di Budapest, oltre a confermare l’argento nei 50 rana, ottiene anche l’oro nei 100 rana. L’atleta pugliese vanta inoltre due ori e un argento ai Campionati Europei.


Disegno, arte, video making, fauna marina, tecnologia: Simone Barlaam è un ragazzo dalle mille passioni e dal grande talento. Nato con una coxa vara e una ipoplasia congenita del femore destro, si è avvicinato al nuoto, unico sport che non metteva a rischio la sua gamba. “È davvero molto bello ed emozionante essere qui oggi- ha esordito Barlaam- ci sono tante classi di studenti e studentesse molto giovani che stanno affollando queste Sale. È importante che conoscano la realtà del mondo paralimpico, perché sono loro la classe dirigente del futuro”.

“Sono a casa- ha aggiunto una emozionata Pilato- e anche per me è davvero bello stare insieme a voi nella mia città”. Tante energie, tanti sforzi, tanti sacrifici hanno portato Benedetta e Simone ad essere i campioni che oggi l’Italia del nuoto può vantare. Da piccolo Simone Barlaam ha trovato nel nuoto l’unica disciplina sportiva in cui potesse esprimere le proprie potenzialità.

“Da bambino- ha ricordato- la mia situazione clinica era piuttosto grave. Ogni movimento, ogni pressione che facevo sulla gamba rischiava di fratturare il femore e quell’osso era fragile come un cristallo. Inizialmente ho vissuto il nuoto come una sorta di riabilitazione, poi stare in acqua mi è piaciuto sempre più. Mai, però, avrei pensato che questo sport sarebbe diventato la mia professione e che sarei arrivato a parlare oggi fin qui della mia vita di atleta. Ho fatto tanti sacrifici ma devo dire che ne è valsa la pena”.

“Rispetto a prima- è intervenuta Pilato- lo sport paralimpico si conosce di più ma deve essere radicato nella cultura di tutti i ragazzi come avviene per quello olimpico”. Due atleti vincenti, entrambi molto attivi sui social, dove condividono la propria quotidianità nello sport e nella vita, due giovani accomunati dall’ironia. “Benedetta potrebbe insegnarmi qualcosa nella rana- ha sorriso Simone- io potrei fare altrettanto per gli altri stili. Altrimenti possiamo sfidarci a carte”. Poi un messaggio ai tanti ragazzi presenti: “Fate ogni tipo di sport- ha affermato Pilato– io non ne ho provato nemmeno la metà, perché fin da piccolissima mi hanno buttato in vasca e poi ho continuato. Inizialmente nuotare non mi piaceva affatto, poi ho deciso di proseguire. E la rana è stata una scelta casuale”. Nuovi e delicati impegni sportivi sono intanto dietro l’angolo.

“Tra una settimana- ha informato la giovane atleta pugliese- parteciperò ai Campionati Italiani, che spero serviranno per la qualificazione alle Olimpiadi. Dopo due giorni partiremo per gli Europei in vasca corta. Poi le vacanze di Natale e, a febbraio, il Mondiale”. Tanto allenamento anche per Simone Barlaam. “Ad aprile- ha concluso- avremo i Campionati Europei, ultima possibilità per qualificarci ai Giochi Paralimpici di Parigi.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it