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A Roma mille persone al corteo per gli 80 anni dal rastrellamento del ghetto

Il corteo è termitnato al Ghetto Ebraico, a largo 16 ottobre 1943, dove il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori

Pubblicato:16-10-2023 20:16
Ultimo aggiornamento:16-10-2023 20:16
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ROMA – “È una storia di orrore quella che riguarda gli ebrei. Dopo la Shoah abbiamo avuto illusione che il mondo fosse cambiato, invece non è così“. Lo ha detto il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, parlando dal palco allestito a largo 16 ottobre 1943 per ricordare gli 80 anno del rastrellamento del Ghetto Ebraico di Roma.

“Quello che è successo 9 giorni fa in Israele ha ricordato stragi antiche e recenti con donne trascinate per i capelli e bambini uccisi- ha aggiunto riferendosi all’attacco di Hamas- L’attacco agli ebrei in quanto tali, perché di questo si è trattato, è un attacco alla società civile”.

Non c’è futuro senza memoria“. È il grande striscione realizzato da Roma Capitale, Comunità di Sant’Egidio e Comunità Ebraica di Roma, ad aprire il corteo (organizzato dal Comune e dalla due comunità) che dal Campidoglio ha raggiunto il Ghetto per ricordare gli 80 anni del rastrellamento di oltre 1.000 ebrei romani operato dai nazisti il 16 ottobre 1943. In testa alla marcia, cui stanno partecipando circa 1.000 persone, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, gli ambasciatori americani a Roma e presso la Santa Sede, Jack Markell e Joe Connelly, oltre a diversi assessori capitolini, tra cui Tobia Zevi, Sabrina Alfonsi, Claudia Pratelli, presidenti di Municipio (Lorenza Bonaccorsi, Francesco Laddaga, Titti Di Salvo, Francesca Del Bello), consiglieri comunali di tutte le parti politiche (Giulia Tempesta, Federico Rocca, Tiziana Biolghini, Claudia Pappata’, Rachele Mussolini) ma anche deputati (Claudio Mancini) e senatori (Cecilia d’Elia e Filippo Sensi), una nutrita pattuglia di sindaci dei comuni della Città Metropolitana di Roma, l’ex sindaco della Capitale, Walter Veltroni, e il segretario del PD Roma, Enzo Foschi.


Quel rastrellamento “fu un atto vigliacco e criminale, solo in 16 tornarono e più di 1.000 morirono nei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau– ha detto Gualtieri- È una ferita di questa città che elaboriamo coinvolgendo i giovani e le scuole in tanti progetti importanti e la prossima settimana, sempre con le scuole, andremo ad Auschwitz e Birkenau. Questa marcia quest’anno è particolarmente importante perché il nostro dovere è coltivare la memoria affinché questi orrori non si ripetano”.
Per Fadlun “la manifestazione di oggi serve a comprendere il dolore di quel momento storico. Con la guerra in Israele è tornato il sentimento d’odio. Le persone devono sapere tutto ciò che accade per creare un futuro inclusivo e rispettoso“.

Il corteo è termitnato al Ghetto Ebraico, a largo 16 ottobre 1943, dove il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori. Dopo la deposizione della corona è stato osservato un minuto di raccoglimento.

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