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Porto di Gioia Tauro, Morelli: “Primo scalo per arrivi da Cina e India”

"In una interrogazione parlamentare è stato sollecitato il governo ad un impegno ed attenzione per questa opera" spiega il viceministro alle Infrastrutture e mobilità

Pubblicato:16-04-2021 16:47
Ultimo aggiornamento:16-04-2021 16:55
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REGGIO CALABRIA – “Il gateway ferroviario del porto di Gioia Tauro è il tema sul quale mi sento di poter parlare serenamente. In una interrogazione parlamentare è stato sollecitato il governo ad un impegno ed attenzione per questa opera”. Così il viceministro alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Morelli, in visita oggi al porto di Gioia Tauro che ha aggiunto: “Se si vuole fare un ragionamento serio su questo porto e se si vuole fare sviluppare, non solo per il bene di questo territorio, ma per metterlo a disposizione dell’Italia e dell’Europa, il collegamento ferroviario è fondamentale”.

“A me piace guardare in prospettiva -spiega Morelli. Questo oggi è il primo porto di arrivo dall’Est, quindi dalla Cina e dall’India, entrando nel Mediterraneo da Suez. Un domani sarà anche a disposizione del continente africano e la zona sub sahariana, quando tra pochi decenni, e noi l’auspichiamo, riusciranno crescere ulteriormente dal punto di vista economico. Gioia Tauro sarà, per l’Europa, il primo polo logistico a disposizione dell’Africa”.

SPIRLÌ: “GIOIA TAURO È GIÀ NEL RECOVERY FUND”

“Il Porto di Gioia Tauro è già nel Recovery fund. È una notizia che il ministro Giovannini mi ha dato di persona nei giorni scorsi, quando sono stato a Roma per parlare di uno scalo che ritengo l’opera madre di tutte le altre infrastrutture calabresi”. Così il presidente della Regione Calabria Nino Spirlì nel corso della visita oggi al Porto di Gioia Tauro del viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibilità Alessandro Morelli. Il presidente e il viceministro hanno partecipato a una riunione operativa sulle ipotesi di interventi infrastrutturali per il porto, alla presenza del commissario straordinario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, dell’assessora regionale alle Infrastrutture Domenica Catalfamo, e dei terminalisti. “Questo – ha aggiunto Spirlì – è il primo porto che le navi incontrano quando entrano in Europa dal Canale di Suez. È il porto d’Europa e l’Europa non può non dare l’ultimo aiuto, quello più importante, per completare una infrastruttura che fornisce grandi numeri al nostro continente. Anche l’Alta velocità è necessariamente legata al porto, così come la rete viaria che, pur non entrando direttamente nel Pnrr, sarà inclusa grazie alle operazioni periferiche e laterali. Tutto ciò – ha concluso – sarà sviluppato proprio grazie alla grande attenzione che c’è sul Porto di Gioia Tauro, su cui dobbiamo puntare molto, insieme al ponte sullo Stretto”.


MORELLI: “SULL’ALTA VELOCITÀ SALERNO-REGGIO CALABRIA SERVE EQUILIBRIO TRA INTERESSI NAZIONALI E LOCALI”

“Oggi siamo in una situazione nella quale le commissioni parlamentari dovranno valutare il progetto. Chiaramente, è una partita parlamentare che osservo. Certo è che da varie voci mi è parso che la Regione Calabria ha espresso delle perplessità, è chiaro che a questo punto il territorio e il Parlamento dovranno trovare una quadratura”. Così il viceministro Alessandro Morelli, rispondendo alla Dire sulla contrarietà della Regione Calabria in merito al progetto di Rfi dell’alta velocità da Salerno a Reggio Calabria. “Mi auguro – ha aggiunto – che nel più breve tempo possibile si chiuda la partita parlamentare. Il governo farà il suo compito, non solo di osservatore, ma entrando nella partita e cercando di trovare un ragionevole equilibrio tra gli interessi locali e quelli nazionali”.

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