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Turi (Commercialisti): “Accantonare i progetti impossibili sul Pnrr”

Il presidente della Fondazione dei commercialisti partenopei Vincenzo Moretta: "Pronti a fare la nostra parte"

Pubblicato:16-01-2023 18:06
Ultimo aggiornamento:16-01-2023 18:06
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NAPOLI – “Il Pnrr può dare la svolta che tutti si aspettano in Italia solo se puntiamo alla concretezza. I progetti impossibili, come quelli relativi al treno con propulsione all’idrogeno, devono essere accantonati dirottando i fondi su progettualità possibili e di maggiore urgenza come ad esempio la prevenzione dei fenomeni legati al dissesto idrogeologico che rientra tra le priorità assolute per il futuro del Paese”. Lo ha detto Eraldo Turi, presidente dell’Odcec di Napoli, in occasione della giornata inaugurale del focus “Pnrr – Missioni, procedure e applicabilità” promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli.

Per Marilena Nasti (consigliere delegato Odcec Napoli sul Pnrr): “Con le risorse economiche rese disponibili dall’Unione europea, oggi le imprese possono attivare i processi di ripresa, attraverso l’assistenza strategica dei commercialisti, garantendo attenzione per digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale”.

Angela Fragnelli (presidente della commissione Finanza agevolata e Pnrr dell’Odcec Napoli) ha sottolineato che “l’Odcec Napoli ha organizzato un corso di aggiornamento professionale ‘ad hoc’ per fornire ai professionisti uno strumento concreto che consenta di approfondire la materia e guidare le imprese nelle scelte strategiche”.


Secondo Antonio Repaci (consigliere nazionale dei commercialisti): “Questi fondi che andranno in tutti i settori, dal pubblico al privato, hanno necessità di essere organizzati e non solo rendicontati. La progettazione deve valutare anche l’impatto delle misure nell’ambiente sociale ed economico e chi meglio dei commercialisti può sviluppare questo aspetto?”.

Sulle opportunità offerte dal Pnrr al Mezzogiorno ha posto l’accento Vincenzo Moretta (presidente della Fondazione dei commercialisti partenopei): “Un’occasione che non possiamo assolutamente perdere per rilanciare l’economia del Paese dopo oltre due anni di crisi. Affinché queste potenzialità vengano espresse al meglio occorrono competenze ed esperienze che noi commercialisti possiamo garantire grazie alla nostra attività sul campo al fianco di imprese ed enti locali. Siamo pronti a fare la nostra parte e a confrontarci con il governo per dare il nostro apporto”.

Il rettore dell’Università Parthenope, Antonio Garofalo, ha sostenuto: “il contributo dei commercialisti è fondamentale per supplire le facilities e gli aiuti organizzativi e gestionali dei fondi stessi che in alcuni casi risultano carenti. Le imprese hanno bisogno di essere accompagnate e i commercialisti sono la naturale interfaccia per procedere con successo”.

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