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Alla Festa del Cinema di Roma ‘Rapiniamo il Duce’: un heist movie all’Indiana Jones

Nel cast Isabella Ferrari: "Mi sono ispirata a Crudelia De Mon e Sharon Stone"

Pubblicato:15-10-2022 19:34
Ultimo aggiornamento:15-10-2022 19:34

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ROMA – Una banda di “improbabili scalcagnati” che in una Milano del 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tenta il colpo della vita: cercare di introdursi nell’impenetrabile ‘zona nera’ e rubare l’oro di Mussolini. Renato De Maria ha presentato oggi ‘Rapiniamo il Duce’ alla Festa del Cinema e dal 26 ottobre su Netflix. Dopo ‘Lo Spietato’ (2019) e il documentario ‘Italian Gangsters’ (2015), il regista con l’ultima fatica torna al cinema di genere con un heist movie con l’avventura in perfetto stile ‘Indiana Jones’ tra action e comedy. “Volevo fare un film di rapina. Avevo studiato diverse biografie dei gangster degli Anni 50 a Milano, come il personaggio del Bandito dell’Isola, che poi inserito in questo film con il nome di Isola. Siamo partiti dalla leggenda del tesoro di Mussolini, che era rimasto a Milano per 10 giorni, prima del suo tentativo di espatrio. Quando poi lui è stato arrestato, il tesoro è sparito, ed è rimasta la leggenda”, ha raccontato De Maria in conferenza. Alle redini della banda c’è Isola, interpretato da Pietro Castellitto, che torna nella Seconda Guerra Mondiale dopo ‘Freaks Out’ di Gabriele Mainetti: “Non mi mi sono ispirato a nessuno per interpretare Isola. Questo è un genere di film con cui noi siamo cresciuti. Il cinema di genere è quello che quando sei piccolo guardi e ti arriva subito. Di solito, però, siamo più abituati a vederlo piuttosto che farlo”.

C’è chi, come Isabella Ferrari, nei panni di Nora, e Matilda De Angelis, in quelli di Yvonne, ha avuto delle reference particolari. “Mi sono ispirata a Doris Duranti, ‘Sul viale del tramonto’, Crudelia De Mon e Sharon Stone in ‘Basic Instinct’ per come fuma la sigaretta. Nora è al tempo stesso un personaggio del passato e del presente nel desiderio di riscatto, nel non stare dentro a un ruolo che non c’è più o in un matrimonio che non c’è più. E poi ho aggiunto humor, che di solito non metto mai”, ha raccontato Ferrari. De Angelis, invece, è partita da “‘Porco Rosso’ di Myazaki, un film che abbraccia tante contraddizioni proprio come Yvonne: amante del gerarca fascista ma legata alla spia ladra. Mi sono divertita tanto perché avevo voglia di cantare e in questo film lo faccio”. Nel cast anche Maccio Capatonda nei panni di un famoso pilota di auto: “È la prima volta che interpreto un ruolo in un film di qualcun altro. Ero molto impaurito, ma De Maria mi ha dato un sacco di backstory del personaggio: un pilota famoso che aveva vinto di tutto, con il vizio della cocaina”.


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