ROMA – L’Italia vuole ed è anzi decisa “con passione” a intervenire dove ci sono fragilità supplementari rispetto ai mutamenti climatici, anzitutto in Africa e nelle isole del Pacifico: così oggi all’agenzia ‘Dire’ il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, a margine della fiera Exco2019.
“I cambiamenti climatici aggrediscono l’Africa e i continenti più fragili e più esposti geograficamente nonché afflitti da una evidente povertà” dice Costa. “I Paesi più ricchi devono necessariamente intervenire ma sarebbe ridicolo immaginare che l’Italia e l’Europa possano fare da soli”. Ancora Costa: “Il pianeta si salva tutti quanti insieme e noi abbiamo la voglia e anche la passione per intervenire dove ci sono fragilità supplementari, in Africa e nelle piccole isole del Pacifico che stanno soffrendo”.
“Abbiamo 40 protocolli già sottoscritti e altri 25 sono in fase di definizione con Paesi africani e dell’area del Pacifico; l’impegno è cooperare per la salvaguardia del pianeta dai mutamenti climatici, favorendo lo sviluppo delle rinnovabili e delle tecnologie green”: spiega all’agenzia ‘Dire’ il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
“La cooperazione internazionale è un riferimento importante per la tutela del pianeta” sottolinea Costa, a margine della fiera Exco2019.
“Oggi siamo preoccupati dai mutamenti climatici” l’assunto del ministro. “Dobbiamo allora guardare alla green economy, agli interventi sulle tecnologie rinnovabili a salvaguardia del verde e anche dell’acqua pubblica, che è vita: l’approccio deve essere olistico, tenendo tutto insieme, in un’ottica di cooperazione, che è lo strumento più corretto”.
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