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Imprese e geopolitica, l’esperto: “Il 2024 anno fondamentale per gli equilibri di potere mondiali”

Carlo Russo, consulente per l'internazionalizzazione e fondatore di Affariesteri.it: "Decisivi i voti delle Europee, in Russia e in USA"

Pubblicato:15-03-2024 16:07
Ultimo aggiornamento:15-03-2024 16:11
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In quale scenario geopolitico ed economico si muovono le imprese oggi? Risponde Carlo Russo, consulente per l’internazionalizzazione e fondatore di Affariesteri.it.

Dottor Russo, doverosa premessa: lei si definisce un consulente strategico, ci spiega meglio cosa significa?

Il Consulente strategico è una persona che si informa ed analizza i contesti interni ed esterni, per elaborare la migliore strategia possibile. La miglior strategia possibile è quella senza errori, non ci vuole genialità nella strategia, vanno evitati gli errori, soprattutto quelli gravi”.

Lei è consulente strategico esperto di internazionalizzazione. Da persona che lavora all’estero, cosa pensa di questa Europa?


“Il mio sogno nel presente sarebbe quello di vedere la federazione degli stati e dei regni uniti d’Europa. Perché se escludiamo i regni dalla federazione, li abbiamo contro sin dal principio ed avere contro sei regni che sono già presenti in Europa e addirittura sulla bandiera dell’UE, vuol dire farsi male da soli e non arrivare mai ad avere una Europa Unita, ritengo  quindi importante anche il ruolo delle monarchie, perché altrimenti ce le mettiamo contro sin da subito. Dico questo pur non essendo minimamente monarchico poiché ho sempre ritenuto sia molto più “sano” per una Nazione, avere un Presidente eletto invece che derivante dalla genetica familiare”.

E sui temi di politica monetaria?

Sogno una Europa che permetta di unire i valori di ogni Stato, di ogni Governo, di ogni popolo e di ogni persona con i valori del liberalismo. Attenzione, del liberalismo, non del liberismo. Sono parole simili me con significato molto diverso ma che in pochi colgono: il liberismo vuol dire libertà per tutti sul mercato e la libertà per tutti porta l’anarchia e l’anarchia economica è quanto di peggio possa esserci, perché manca la responsabilità individuale e porta ad una supremazia del più forte, del più ricco”.

Vuole dirci qualcosa rispetto allo scandalo dossieraggio di cui tanto si parla?

C’è stata e c’è ancora una degenerazione della funzione giudiziaria nel mondo libero, cioè nel mondo dove ci si confronta sul mercato e tende ad emergere la persona migliore rispetto a quella più ‘fortunata’. Da che mondo è mondo la giustizia viene usata dalla politica. Sarò molto approssimativo in questo approccio, ma le faccio l’esempio dei re del passato, che avevano addirittura il diritto  allo ius primae noctis, che è di quanto peggio possa esistere nel mondo. Quello era il mondo di non troppi anni fa e se il re aveva il diritto di ius primae noctis figuriamoci per il resto…Quando i suoi cortigiani avevano da dirimere le loro dispute sui beni che dovevano usare, prendere, ereditare ecc, era proprio il re che si occupava di dirimere quelle questioni. Ovviamente con l’andare avanti del tempo, le liti tra cortigiani sono aumentate ed il re non riusciva più a gestirle ed ha delegato questo ad una funzione interna, alla lealtà del re o dell’imperatore, nasce così il potere giudiziario separato dal potere assoluto, ma era un potere giudiziario delegato, che poi riportava al re le varie questioni e lo stesso re aveva sempre l’ultima parola. Ed è andato avanti così, fino ad arrivare alla politica. L’uso del potere giudiziario da parte del politico vincente, nelle democrazie libere, c’è da che mondo è mondo e soprattutto è prevalso quando è caduto il comunismo, da quel momento in poi è nata una tendenza da parte del potere politico dominante ad utilizzare i giudici per dirimere questioni che dirimevano molto più velocemente usando il giudice piuttosto che intervenendo con la cultura, con i mezzi finanziari ecc”.

Nel mondo sono in corso guerre sanguinarie. Quali scenari immagina per il futuro?

Il 2024 sarà un anno molto importante per i vari riassetti di potere nel mondo perché quest’anno si voterà in Europa, negli Stati Uniti ed in Russia. Sarà un anno fondamentale per gli equilibri di potere mondiali”.

E l’Italia in tutto ciò?

“Credo che l’attuale classe politica italiana sarà in grado di gestire una transizione di questo tipo perché ha le competenze per farlo rispetto ad altre culture. Gli italiani dopo essere stati i padroni del mondo, hanno imparato a creare quel luogo che amo chiamare “casa” che è il luogo dove tutto il mondo vuol venire perché si vive meglio, sicuramente la fortuna del territorio, sicuramente la fortuna delle opere che i nostri predecessori ci hanno lasciato e sicuramente la grande capacità di ingegno dei nostri piccoli e medi imprenditori che continuano ad affermarsi in Italia e nel mondo, senza avere uno Stato che li aiuti, così come gli altri Stati aiutano i loro imprenditori.

Il nostro paese ha la cultura della pace, della pace costruttiva alla quale mi ispiro per declinare un passaggio oggi possibile: dobbiamo riuscire a spiegare a tutti, anche alle dittature, che il dividendo della pace è superiore al dividendo della guerra, anche per i trafficanti di armi, perché di nemici ne abbiamo ancora ed i produttori di armi si possono concentrare contro i nuovi  nemici, che sono, ad esempio, il meteorite che casca sulla terra. Negli anni 90 passò un meteorite molto vicino al nostro pianeta e venne individuato dalle strumentazioni, un giorno e mezzo dopo il suo passaggio…Oggi gli americani sono riusciti a fare atterrare una sonda su un meteorite lontano, identificato come oggetto che potrebbe cadere sulla Terra. Aver fatto atterrare quest’oggetto fatto partire dalla Terra vuol dire avere costituito le basi per bombardare con un missile o con una bomba atomica, un meteorite che con estrema probabilità cadrà sulla terra: questo è un nemico vero, lo Yuchatan lo dimostra”.

Altro nemico è il virus che ci ha fatto perdere molte persone care e che oltre agli affetti, ci ha privato anche della libertà.

“Sono nemici, dobbiamo imparare a coalizzarci contro questi nemici. Possiamo riconvertirci su un nemico comune e portare il dividendo della pace a tutti, soprattutto a chi ci ha fatto male. Se ci vendichiamo facciamo la stessa cosa che hanno fatto i vincitori della prima guerra mondiale: dall’umiliazione dei tedeschi è nato il nazismo. Se umiliamo i russi per l’errore terribile e devastante che hanno fatto, facciamo la stessa cosa, ma a tutt’oggi non possiamo prevederne le conseguenze. Dobbiamo saperli perdonare, perché se li perdoniamo diamo una svolta al paradigma dominante da sempre nel genere umano: homo homini lupus. Mi viene una battuta facendo un investimento sulla speranza: da homo homini lupus a donna sapiens sapiens; le donne forse hanno in se la capacità di capire che quella crudeltà dell’uccidere va elimanta. Se si arriva a questo proprio sul caso Putin, si può accompagnare il popolo russo in un luogo che non è la morte, che non è la vendetta, ridando dignità ad un popolo che, esattamente come ogni altro popolo, vuole lavorare e vivere in pace”.

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