NEWS:

Pandoro Balocco griffato Chiara Ferragni, l’antitrust avvia un’istruttoria

Secondo L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sarebbe stata messa in atto una "pratica commerciale scorretta"

Pubblicato:14-06-2023 12:49
Ultimo aggiornamento:14-06-2023 13:29
Autore:

balocco pandoro chiara ferragni
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Una presunta pratica commerciale scorretta. Con questa motivazione l’antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Balocco, in riferimento al pandoro griffato Chiara Ferragni lanciato lo scorso anno. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), i consumatori sarebbero potuti essere fuorviati dal marketing riguardante l’iniziativa benefica legata alla vendita del dolce.

LEGGI ANCHE: Censura o regolamento? Instagram chiude il profilo dell’11enne che ha criticato Chiara Ferragni
LEGGI ANCHE: Perché Fedez e Selvaggia Lucarelli stanno litigando sull’uovo di Pasqua

COSA È SUCCESSO

L’istruttoria è stata avviata in relazione all’iniziativa commerciale ‘Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino‘, promossa tra novembre e dicembre 2022. Come spiega Agcm, in quel periodo la società ha messo in vendita pandori in edizione limitata ‘griffati’ Ferragni, per sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing a favore dell’Ospedale Regina Margherita di Torino. Tuttavia, sia nei comunicati stampa sia sulle confezioni del pandoro, il modo in cui veniva presentata l’iniziativa poteva indurre in errore i consumatori, facendo supporre che ogni loro acquisto contribuisse alla donazione. In realtà, spiega Agcm, Balocco aveva disposto già una somma in cifra fissa a favore dell’Ospedale del tutto indipendentemente dall’andamento delle vendite del pandoro.


Oggi i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi della Balocco S.p.A. Industria Dolciaria con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it