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Al Festival della Cultura Paralimpica consegnati gli Italian Paralympic Award

Premiati i direttori di 'Corriere della Sera' e 'La Repubblica' e il g iornalista e scrittore Gian Antonio Stella. Pancalli (Cip): "Hanno contribuito a fare conoscere al grande pubblico lo sport paralimpico e i suoi valori"

Pubblicato:13-10-2022 18:06
Ultimo aggiornamento:13-10-2022 18:11

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MILANO – Nella terza giornata del Festival della Cultura Paralimpica, in corso a Milano presso la Fabbrica del Vapore, il Comitato Italiano Paralimpico ha consegnato l’Italian Paralympic Award – premio istituito dal Cip come riconoscimento a tutte quelle personalità che hanno dato un contributo per la diffusione dello sport paralimpico e dei suoi valori – al direttore del ‘Corriere della Sera’, Luciano Fontana, al direttore de ‘La Repubblica’, Maurizio Molinari, e al giornalista e scrittore Gian Antonio Stella.

L’Italian Paralympic Award è stato assegnato per la notizia apparsa in prima pagina sul Corriere della Sera e Repubblica dedicata alla vittoria di Ambra Sabatini, Martina Caironi, Monica Contrafatto nei 100 metri T63 alle Paralimpiadi di Tokyo, un podio tricolore che è entrato nel cuore degli italiani. Stesso premio a Gian Antonio Stella per il libro ‘Diversi. La lunga battaglia dei disabili per cambiare la storia’.

I riconoscimenti sono stati consegnati dal presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, nell’ambito di una cerimonia che ha visto la partecipazione di tanti ospiti del mondo dello sport, dello spettacolo e della comunicazione come Elio e le storie tese, Gianluca Nicoletti, Novella Calligaris, RichardHTT, Simone Barlaam e le atlete e gli atleti vincitori di medaglia agli Epyg del 2022. A ritirare il premio per Repubblica è stato il vicedirettore Francesco Bei. Presente alla cerimonia il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana.


“Siamo orgogliosi di poter assegnare questo premio a personalità di altissimo livello del mondo del giornalismo e della cultura del nostro Paese che hanno dato un impulso importante nel far conoscere al grande pubblico lo sport paralimpico e i suoi valori, stimolando allo stesso tempo una riflessione pubblica sul tema disabilità e inclusione. E siamo felici di consegnare questi riconoscimenti nell’ambito del Festival della Cultura Paralimpica, un evento che ha proprio l’obiettivo di dare un contributo alla crescita civile del nostro Paese”, ha dichiarato Pancalli.

“Nelle interviste rilasciate dalle tre velociste azzurre emerse una frase: superare lo svantaggio per farne qualcosa di grande. Ecco, se questo Paese facesse un centesimo di quello che di grande hanno fatto le tre velociste azzurre ai Giochi di Tokyo e tutti gli altri atleti paralimpici questo sarebbe sicuramente un Paese migliore”, ha commentato Fontana.

“Le 69 medaglie vinte dagli Azzurri a Tokyo rappresentano una bandiera per le tante famiglie che si trovano ad avere ragazze e ragazzi con dei problemi e uno stimolo a spingerli ad andare avanti e non tenerli a casa. La lezione che ci viene dallo sport ci insegna che ogni ostacolo che ci troviamo di fronte va concepito non come una barriera insuperabile ma come una sfida che si può affrontare per superare i propri limiti“, le parole di Bei.

“Come ha detto Papa Francesco, ognuno di noi ha un tesoretto, basta aprirlo per far venire fuori qualcosa di meraviglioso. Con il mio libro ho voluto raccontare le disabilità di persone che sono riuscite a creare cose incredibili. Il mio obiettivo è quello di avvicinare la gente a capire meglio questo mondo”, ha concluso Stella.

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