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FIRENZE – “Si sa qualcosa della bambina?”. “Ancora nulla”. La bimba è Kataleya Mia Alvarez, scomparsa a Firenze sabato scorso. La domanda è quella che alcuni passanti fanno strisciando a fianco dei giornalisti assiepati nei marciapiedi di via Luigi Boccherini, all’angolo con la più nota via Maragliano. Dove sorge l’ex hotel Astor, lo stabile occupato che fa da ‘casa’ della famiglia di Kata.
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Proprio vicino all’albergo, lungo la linea del tram che corre lungo il torrente Mugnone sono apparsi degli strani cartelli. Fogli bianchi in A3 con scritto, tra parentesi, “sto bene”. Corrono lungo la linea del tram, sono affissi anche sulla balaustra del ponte Margherita Hack. Cartelli che rilancia anche la pagina Facebook ‘Peruanos pe unidos per un solo Firenze (Peruviani uniti da una sola Firenze)‘. “Avrà qualcosa a che fare con la piccola Kata?”, scrive in un post, pubblicando le foto, la coordinatrice del gruppo social, Norma Guerrero.
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