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Musei, Firenze guiderà il fronte contro la ‘riforma’ di Bonisoli

Il sindaco Dario Nardella suona la carica: "Sono costernato dalla decisione del ministro. Spero sia uno scherzo"

Pubblicato:12-06-2019 12:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:24
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FIRENZE – “Firenze guiderà un fronte determinato contro questo tentativo maldestro di indebolire i più grandi musei del Paese, i gioielli della cultura italiana. Noi siamo radicalmente contrari” al piano di riorganizzazione a cui sta lavorando il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli. Il sindaco Dario Nardella, nel giorno del 500esimo compleanno di Cosimo I de’ Medici, torna sul tema e suona la carica: “Sono costernato dalla decisione del ministro. Spero sia uno scherzo, anche se non è il primo di aprile. Ricordo che tutte le grandi riforme sull’organizzazione e il governo del patrimonio monumentale e dei nostri musei, sono state una grande occasione di confronto. L’idea, invece, che questa riforma sia stata fatta ‘alla zitta’, tra i palazzi del ministero, senza coinvolgere intellettuali, sindaci e cittadini, è assurda”. Così, aggiunge, “è assurdo togliere autonomia a musei fondamentali come Uffizi e Accademia, che, proprio grazie alla loro autonomia, hanno potuto portare in fondo progetti importanti”.

Per questo “credo che una riforma del genere debba essere bloccata. Non è stata condivisa con nessuno e non ne sappiamo nulla: per ora girano solo dei foglietti, una roba mai vista prima in Italia. Ma soprattutto è sbagliata”.

Nardella, infine, si dice “francamente sbigottito, perché il ministro, ieri, in occasione dell’inaugurazione di Pitti ha tenuto un discorso pubblico. Avrebbe potuto utilizzare l’occasione quantomeno per accennare le sue intenzioni, aprire una discussione. Firenze insieme a poche altre città, come Roma e Venezia, è una delle capitali della cultura italiana. E’ rispetto istituzionale”.


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