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VIDEO | Scoperto traffico di anabolizzanti, 4 arresti a Palermo

Palestre diventate veri e propri "ambulatori del doping" e negozi di integratori che per i carabinieri funzionavano come "supermarket di sostanze dopanti"

Pubblicato:12-02-2020 10:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:59
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PALERMO – Una delle palestre coinvolte nel traffico era diventata un vero e proprio “ambulatorio del doping”: all’interno dello spogliatoio, infatti, i giovani bodybuilder si somministravano vicendevolmente le sostanze dopanti attraverso iniezioni intramuscolo o sottocutanee.

In alcuni casi veniva chiamato anche un infermiere professionale per somministrare sostanze via endovena. Attività  che avvenivano anche all’interno del negozio di integratori, che seppur all’apparenza fosse una normale attività commerciale, in realtà, secondo i carabinieri, funzionava come “un supermarket di sostanze dopanti” dove si rifornivano numerosi giovani bodybuilder provenienti da tutta la Sicilia.

In un caso, per raggiungere l’aumento della massa muscolare nel minor tempo possibile, è stato accertato l’utilizzo da parte di un atleta di un medicinale veterinario: lo ‘Stargate’, farmaco a base di stanozololo normalmente utilizzato per il potenziamento muscolare e scheletrico di cani e gatti.


Quando parlavano dei farmaci e delle sostanze commercializzate illecitamente gli indagati, nel tentativo di eludere le indagini e le intercettazioni, utilizzavano un linguaggio in codice con termini come “Winnie The Pooh” o “Doppia V” riferito al ‘Winstrol’ e “Gigetto” o “Giubbino” riferito al ‘GH’, la sostanza più cara visto che alcune di queste fiale venivano vendute anche a 400 euro.

Uno degli arrestati, temendo di essere intercettato, utilizzava anche una sim intestata a una ignara cittadina straniera. Tra gli indagati figura anche un bancario che suggeriva ad uno degli arrestati di effettuare i versamenti di contante in tre distinte tranche, di importi dispari, invitandolo a recarsi insieme con lui in banca per effettuare l’operazione e aggiungendo che egli stesso avrebbe provveduto ad eludere la disciplina sulla segnalazione obbligatoria in materia di antiriciclaggio.

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