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In Afghanistan la palestra per sole donne incoraggia l’empowerment

Shabnam Nazari cinque anni fa ha aperto 'Ladies World' che offre anche un centro estetico e di fisioterapia: un'attività semplice che può fare la differenza

Pubblicato:12-02-2017 11:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:54

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Shabnam Nazari

ROMA – In Afghanistan sta riscuotendo particolare successo una palestra per sole donne, fondata da una donna.

L’esperimento non solo rappresenta un’opportunità di guadagno per la proprietaria della struttura, ma anche un’occasione per le ragazze, in un paese ancora legato a tradizioni e dogmi sociali forti.

L’imprenditrice in questione si chiama Shabnam Nazari e cinque anni fa ha aperto ‘Ladies World’ che, oltre all’esercizio fisico, offre alle iscritte anche un centro estetico e di fisioterapia.


“La nostra iniziativa- ha detto a ‘Voice of ‘America’ Shabnam Nazari- potrebbe sembrare a qualche afghano un fatto atipico, ma chi sa da dove provengo poi apprezza i nostri sforzi, e ci incoraggia ad aprire altri centri, ad esempio nella periferia di Kabul“.

Nazari ha vissuto in Russia e Uzbekistan e lì ha sviluppato la passione per la ginnastica e la cura del corpo. Una volta rientrata in Afghanistan ha deciso di avviare la sua attività. Ma all’inizio è stata molto dura: in un ambiente pervaso da pregiudizi che relegano la donna ai soli lavori domestici, fare marketing ha significato educare le famiglie e le ragazze all’importanza dell’esercizio fisico.

“Questa attività ha permesso a noi donne di uscire di casa, inoltre possiamo prenderci più cura del nostro corpo e della nostra salute” ha confidato una ragazza, giunta nel centro ‘Ladies World’ sei mesi fa. Ormai l’attività di Nazari conta molte clienti, ma all’inizio la donna ha incontrato pressioni da parte di amici e parenti che non condividevano la sua iniziativa: “Le donne in Afghanistan sono soggette a ogni tipo di limitazione, ma ‘Ladies World’ è un posto che permette loro di incontrarsi insieme al di fuori della casa. Gli orari poi sono molto flessibili, così chiunque può venire”. In un paese in cui il fondamentalismo religioso è molto forte, e in cui la partecipazione delle donne al lavoro, alla vita politica e non ultimo allo sport resta decisamente ridotta, un’attività all’apparenza semplice può fare la differenza.

di Alessandra Fabbretti

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