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Al via ‘Girls Code it Better’ per ridurre la disparità di genere

Il programma pensato per le studentesse delle scuole secondarie

Pubblicato:11-10-2021 15:54
Ultimo aggiornamento:11-10-2021 15:54

Girls Code it Better
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ROMA – Con circa 1.600 studentesse iscritte, 68 scuole coinvolte, per un totale di 13 regioni che accolgono il progetto, prende il via il nuovo ciclo del progetto ‘Girls Code it Better’, nato col fine di ridurre le disparità di genere in ambito scientifico. Il progetto, pensato per le studentesse iscritte alla scuola secondaria, nasce da un’idea di Officina Futuro Fondazione MAW, e prevede la partecipazione a laboratori di progettazione, programmazione informatica e fabbricazione digitale.

“Questo stimolante percorso è possibile solo creando una rete di scuole che promuovono il digitale come competenza trasversale alle discipline, un network sostenuto da territori e da aziende partner che ne valorizzino i risultati” dichiara Costanza Turrini, ideatrice e project manager del progetto Girls Code it Better. Il progetto, pur coinvolgendo direttamente ‘solo’ 1.600 studentesse, nei fatti ha il potenziale di raggiungere più di 55.000 studenti. ‘Girls Code it Better’ non si limita, infatti, solo a creare una community di ragazze con competenze digitali avanzate, ma coinvolge l’intera scuola nella riflessione sui pregiudizi e sugli stereotipi.

“Quello che proponiamo alle studentesse è un percorso di imprenditorialità nel quale sperimentare la creatività e approfondire le conoscenze sviluppando nuove competenze. Si tratta di un progetto testato ormai da diversi anni e che sappiamo funzionare e dare buoni risultati” sottolinea Turrini. Lo conferma uno studio, condotto da Michela Carlana (Harvard University e LEAP-Università Bocconi) e Margherita Fort (Università di Bologna) secondo cui partecipare al programma aumenti la probabilità di voler diventare una programmatrice di circa 10 punti percentuali rispetto al non vivere questa esperienza.


Tra i sostenitori del progetto orientato alla riduzione della disparità di genere in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) per l’anno scolastico 2021/2022 ci sono: Consiglio Regionale della Puglia, Comune di Bologna, Comune di Parma, Comune Padova, Comune di Verona, Comune di Portogruaro, Fondazione di Piacenza e Vigevano, SEW Eurodrive, Aimag, Banca di Credito Cooperativo di San Cataldo, FTP, Giuneco, Naviger. “La sinergia pubblico privato– spiega Turrini- è un elemento distintivo del nostro progetto e oggi continua e si rafforza: il sostegno che ‘Girls Code it Better’ ha ricevuto da istituzioni e imprese non è solo economico, ma anche di condivisione e partecipazione attiva e concreta ai percorsi nelle scuole”.

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