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In Spagna è boom di contagi da vaiolo delle scimmie, 17.509 i casi

Sono 17.897 quelli identificati fino al 9 agosto in 41 Paesi e aree di tutta la regione europea dell'Oms. In Italia se ne contano 599

Pubblicato:11-08-2022 16:14
Ultimo aggiornamento:11-08-2022 16:14

bandiera Spagna
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Sono 17.897 i casi di vaiolo delle scimmie identificati fino al 9 agosto in 41 Paesi e aree di tutta la regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo riporta l’ultimo aggiornamento pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e da Oms Europa.
Il documento precisa che 17.509 casi sono stati segnalati da 35 Paesi/aree al all’Ecdc e all’Ufficio regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità attraverso il sistema di sorveglianza Tessy, mentre dei casi riportati in Tessy, 17.402 sono stati confermati in laboratorio.

L’IDENTIKIT DEI CONTAGIATI IN EUROPA

Nel report relativo al Monkeypox si legge poi che la maggior parte dei casi ha un’età compresa tra 31 e 40 anni (7.072 su 17.468, pari al 40%), che il 99% è costituito da maschi (17.286 su 17.458) e che tra i casi con stato Hiv noto il 36% (2.911 su 8.156) è sieropositivo. La maggior parte dei casi presenta un’eruzione cutanea (10.046 su 10.592, pari al 94,8%) e sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolore muscolare, brividi o mal di testa (6.875 su 10.592, pari al 65%).

I RICOVERI IN OSPEDALE

Sono inoltre 455 le persone ricoverate in ospedale (5,8%), 163 delle quali hanno richiesto cure cliniche. Tre casi sono stati ricoverati in terapia intensiva, uno dei quali è stato ricoverato in terapia intensiva per ragioni non correlate all’infezione da vaiolo delle scimmie. Le altre due persone ricoverate in terapia intensiva sarebbero morte di vaiolo delle scimmie.


MAGGIORI CASI IN SPAGNA, POI GERMANIA E REGNO UNITO. ITALIA STACCATA

La Spagna è il Paese dove si registra il numero più alto di casi di Monkeypox, pari a 5.162. Sul secondo gradino del podio di questa non invidiabile classifica troviamo la Germania, con 2.982 contagi. Segue poi il Regno Unito con 2.973 contagi. Più staccata l’Italia, con 599 casi.

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