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Sfilata della Liberazione con figuranti tedeschi e della Repubblica di Salò: è polemica

I sindacati locali insorgono contro la decisione di permettere ad alcuni figuranti di sfilare davanti ai cippi dei cinque martiri partigiani

Pubblicato:11-04-2023 12:42
Ultimo aggiornamento:11-04-2023 16:39

la colonna della libertà 2022 a Mirandola
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(Foto da Facebook)

MODENA – È bufera sulle celebrazioni del 25 aprile organizzate dal Comune di Mirandola, guidato dal centrodestra. I sindacati locali di Cgil e Cisl insorgono infatti contro la decisione dell’amministrazione e dei promotori dell’evento “La colonna della libertà”, di permettere ad alcuni figuranti dell’esercito tedesco e della Repubblica di Salò di sfilare davanti ai cippi dei cinque martiri partigiani.

Una manifestazione a cui anche l’Anpi di Mirandola ha già sbarrato il passo nonostante le rassicurazioni sul fatto che non sfileranno “divise politiche” e uniformi delle “SS” o del “Partito Fascista”.
Tuttavia, sostiene sempre l’associazione partigiani, gli organizzatori avrebbero confermato che, oltre ai mezzi militari tedeschi, ci potranno anche essere figuranti tedeschi o italiani con divise militari, non di reparti “discutibili” come le SS, ma dell’esercito tedesco o della Repubblica di Salò. Da qui lo “sdegno” dei sindacati che ricordano: “Il 25 aprile è una giornata di memoria, la memoria delle giornate di liberazione delle città italiane nel 1945 in cui a sfilare per le strade non c’erano né i nazisti né i fascisti, ma i partigiani e gli eserciti alleati“.


Dunque, proseguono Cgil e Cisl, “qui non è in discussione l’aspetto ‘museale’ o ‘rievocativo’ della celebrazione mirandolese, ma il suo intreccio con questo giorno di memoria collettiva, con l’intento esplicito di riscrivere questa memoria suggerendo melensamente di voler ‘superare le divisioni'”. Ma le divisioni, rimarcano Cgil e Cisl “erano già state superate con la Costituzione antifascista che garantiva a tutti le libertà civili, anche a coloro che erano stati fascisti”.
Insomma “un conto è la storia, per cui il fascismo va studiato. Un conto è la memoria, per cui il fascismo va respinto“. I sindacati saranno dunque in piazza per le celebrazioni istituzionali, ma senza assistere alla sfilata. Parteciperanno invece alle iniziative organizzate dall’Anpi.

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