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A Padova un medico viene accoltellato da un paziente

Il professionista dello Iov è stato subito soccorso ed è in condizioni stabili, Zaia condanna il gesto e chiede massima severità

Pubblicato:10-11-2022 13:13
Ultimo aggiornamento:10-11-2022 18:04

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VENEZIA – Un paziente di 85 anni in cura allo Iov di Padova (Istituto oncologico veneto), ha accoltellato una dottoressa in servizio. Secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, l’aggressione è avvenuta mentre la dottoressa accompagnava l’uomo fuori dall’ambulatorio, dopo averlo visitato. In quel momento il paziente avrebbe infatti estratto un coltello e provato a colpire la donna, che sarebbe però riuscita a parare il colpo indirizzato alla gola con una mano, rimanendo comunque ferita.

IL MEDICO ACCOLTELLATO È IN CONDIZIONI STABILI

“Il professionista è stato immediatamente soccorso. Le condizioni sanitarie sono stabili”, rassicura il presidente della Regione Veneto Luca Zaia spiegando di essere stato “da poco informato” e condannando quello che definisce “un gesto di enorme viltà”.

ZAIA: “UN GESTO DI ENORME VILTÀ”

“Seguo personalmente l’evolversi della vicenda, in contatto costante con la direzione dello Iov e dell’Azienda Ospedale Università di Padova”, prosegue Zaia evidenziando che “si tratta di fatti che non possono essere tollerati o liquidati” e che è ora necessario che “il legislatore tratti questi casi con la massima severità e con norme ad hoc”.


GIORDANI: “NESSUNA GIUSTIFICAZIONE”

“Quanto accaduto questa mattina allo Iov mi lascia sconcertato e mi preoccupa, non ci può essere nessuna giustificazione, neppure l’angoscia e la paura di una malattia grave, per un fatto del genere”, afferma il sindaco di Padova Sergio Giordani in una nota in cui augura una “pronta guarigione alla dottoressa accoltellata da un paziente al termine di una visita”.

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“SI STA SGRETOLANDO IL RAPPORTO DI FIDUCIA TRA PAZIENTE E MEDICO”

Purtroppo “assistiamo da tempo ad un progressivo sgretolarsi del rapporto di fiducia tra paziente e medico che è sempre stato un caposaldo della medicina”, rileva Giordani. “Troppo spesso assistiamo ad atteggiamenti ostili nei confronti del personale sanitario visto come un nemico al quale contrapporsi; per fortuna episodi così gravi sono rari, ma è necessario riflettere su questo fenomeno”, conclude.

OMCEO VENEZIA: QUESTA VIOLENZA VA FERMATA A TUTTI I COSTI

Anche il presidente dell’Ordine dei medici di Venezia, Giovanni Leoni, interviene per condannare il gesto e chiedere misure di contrasto alla violenza contro il personale sanitario. “Un’altra aggressione a danno di un medico, questa volta molto vicino a noi, a Padova, vittima una collega. Un comportamento vile e inaccettabile: ci lascia sconcertati e indignati che qualcuno si presenti a una visita in un ambulatorio armato di coltello e determinato a colpire in modo grave o perfino ad uccidere un medico. Questa violenza va fermata a tutti i costi”, afferma.

ATTO ANCORA PIÙ GRAVE PERCHÉ COINVOLGE UN MEDICO CHE DEDICA LA VITA AI PAZIENTI PIÙ FRAGILI

“Esprimo a nome dell’Ordine di Venezia e mio personale la massima solidarietà e la più totale vicinanza a questa collega, alla sua famiglia e ai suoi colleghi. Alla dottoressa in particolare auguro una pronta guarigione fisica e psicologica“, continua Leoni sottolineando che l’atto è “se possibile, ancora più grave e vergognoso perché coinvolge un medico che dedica la sua vita ai pazienti più fragili, quelli oncologici”.

“PROTOCOLLI VIGILANZA E SICUREZZA PER I SANITARI VANNO RIVISTI”

L’auspicio è che “le autorità preposte facciano luce al più presto su un episodio che poteva avere anche un esito mortale, come già accaduto in passato. Ma è indispensabile ormai anche una revisione dei protocolli di vigilanza e di sicurezza per tutti i lavoratori sanitari: chiediamo con forza che anche questa diventi una priorità”, conclude Leoni. “Non possiamo più accettare atti così gravi di violenza, fisica o verbale, nei confronti degli operatori sanitari che, lo ricordiamo, si spendono ogni giorno con grande professionalità e impegno per la tutela della salute di tutti. Professionisti che non si arrendono e che continuano a fare il loro lavoro, nonostante le difficoltà. A loro siamo vicini”.

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