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I Marlene Kuntz sono tornati e si ispirano alla generazione ‘Greta Thunberg’: ragazzi “consapevoli e determinati”

Il gruppo è tornato con un disco sulla sostenibilità, "Karma Clima"

Pubblicato:10-10-2022 18:07
Ultimo aggiornamento:10-10-2022 18:07

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(Photo Credit di Antonio Viscido)

ROMA – “È un disco poetico ed empatico, perché cerca la condivisione, l’affratellamento e non guarda al proprio ombelico. Cerca di aprirsi”. Sei anni dopo i loro ultimo lavoro, i Marlene Kuntz sono tornati con ‘Karma clima’, un concept album sulla sostenibilità ambientale, per raccontare – in musica – che “il tempo che abbiamo è veramente poco”. 

Ne sono certi  Cristiano Godano (chitarra e voce), Riccardo Tesio (chitarre), Luca ‘Lagash’ Saporiti (basso), Davide Arneodo (tastiere e violino) mentre raccontano il progetto alla stampa. Le intenzioni si intuiscono già dal titolo, sintesi perfetta delle tracce, anticipate dai singoli ‘La fuga’ e ‘Vita su marte’. 


“Bisogna rendersi conto che il problema è reale ed è urgente– spiega Godano- quello che stanno facendo i Marlene Kuntz è cercare una narrazione che sia anche a supporto e a sostegno della scienza. Siamo consapevoli che la scienza ha dei problemi di comunicazione e che è molto felice di avere il sostegno di narratori in grado di trovare un linguaggio più adeguato”. 

“I RAGAZZI CONSAPEVOLI E DETERMINATI, VOGLIO PRENDERSI IN MANO IL FUTURO”

Il gruppo, al suo undicesimo disco di studio, canta il cambiamento climatico, tra ironia e spunti di riflessione per svegliare le coscienze. Un messaggio che i Marlene lanciano più alla loro generazione che ai giovanissimi. “C’è una parte consistente del mondo delle giovani generazioni che è molto attrezzato per gestire-almeno da un punto di vista teorico- la questione. Alludo tribù di Greta Thunberg o i ragazzi di Fridays for future che abbiamo anche avuto il piacere di incontrare”, racconta il frontman. Con loro, aggiunge, “ho sempre avuto la sensazione che questi siano ragazzi molto determinati e molto consapevoli, che vogliono prendersi in mano il futuro. Non si fidano più di noi, della nostra ignavia”. 

‘Karma clima’, in questo senso, non cerca dare soluzioni. “Possiamo intravedere dei percorsi- spiega ‘Lagash’- per interpretare meglio e reagire all’onda anomala che ci finirà in testa. Esistono dei modelli alternativi costruiti negli ultimi 30 anni, completamente all’oscuro della comunicazione e del mainstream che oggi, in una fase emergenziale, tirano fuori la loro potenza. Questi sono luoghi dove i giovani potranno transitare di più perché possono capire che c’è un modo per attraversare questa dimensione così complicata. O perlomeno esistono delle ipotesi che potrebbero funzionare. Tra le righe, questo segnale lo mandiamo”.

“VOLEVAMO ROMPERE GLI SCHEMI DI 30 ANNI DI SCRITTURA MUSICALE”

I Marlene, però, lo inviano con uno stile che si differenzia da quanto fatto in passato ed è la stessa band ad ammetterlo: “Siamo conosciuti per un tipo di rabbia musicale ma questo progetto ha bisogno di concretezza e poesia per arrivare. Di meno rabbia e più coralità”. 

Testi a parte, ‘Karma clima’ “voleva rompere gli schemi di 30 anni di scrittura musicale. Generalmente si partiva dalla scrittura con le chitarre, qui siamo partiti dalla scrittura con pianoforte e tastiere. Questo ha portato un cambio musicale notevole”.

(Photo Credit di Michele Piazza)

Questo non significa rinnegare “il sound dei Marlene, ma vogliamo perlustrare nuovi territori”. Ne è la prova più lampante il brano ‘Laica preghiera’, collaborazione con Elisa. L’ha chiamata direttamente Godano perché “desideravo la canzone diventasse un duetto”.

La risposta è stata subito positiva: “Lei è una reale ammiratrice dei Marlene, me la ricordo sotto palco ai nostri concerti in Friuli. Si è rivelata molto contenta”. E non poteva essere diversamente visto che la cantautrice è sempre più coinvolta in progetti che parlano di sostenibilità ambientale.

L’ANNO PROSSIMO IL TOUR NEI TEATRI MA PRIMA QUELLO NEI CLUB

L’universo di ‘Karma Clima’, nato tra 3 borghi piemontesi immersi nella natura, arriverà il prossimo anno nei teatri: “La dimensione in cui questo disco funzionerà meglio”. Prima, però, c’è il tour nei club, in partenza il 2 ottobre da Palermo: date più rock e in cui ci saranno elementi del nuovo sound. Il calendario completo è disponibile su www.marlenekuntz.com.

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