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Foschi: “Voto utile? È quello dei romani per chi ama la città”

L'intervista a Enzo Foschi, candidato Pd nel collegio uninominale Lazio 1 U02

Pubblicato:10-09-2022 13:53
Ultimo aggiornamento:10-09-2022 13:53

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ROMA –  “Il voto utile? C’è una legge elettorale che funziona così: io so che sono l’unico che può vincere contro la candidata della Lega. Il tema non è il voto utile ma che bisogna fare scelte nell’interesse dei cittadini perché io so che se venisse eletta la signora della Lega poi quella farebbe la flat tax e sosterrebbe provvedimenti contro Roma. Il voto utile è quindi il voto che i romani danno a se stessi. E io credo di poter rappresentare il voto dei cittadini di Roma che vogliono bene alla loro città”. Così Enzo Foschi, candidato Pd nel collegio uninominale Lazio 1 U02, nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire.

FOSCHI: “LEGA NEMICA DELLA CITTÀ, SALVINI VUOLE SPOSTARE MINISTERI

“Chi sono i nemici di Roma? Mi pare abbastanza evidente: in nessun Paese democratico europeo ed occidentale credo ci sia mai nato un partito contro la sua Capitale. La Lega Nord nasce insultando Roma e i romani. E non è solo un fatto storico: nonostante tutte le novità introdotte da Salvini ricordo che tra le sue ultime proposte fatte c’è quella di togliere ministeri a Roma e portarli a Milano, con un atteggiamento ancora una volta pregiudiziale nei confronti della nostra città. C’è poi anche un pregiudizio più vasto e trasversale che riguarda il fatto che questa è una città che non viene vissuta, ed è anzi malvissuta, come la Capitale”, prosegue Foschi.

FOSCHI: “LA FLAT TAX RUBA AI POVERI E TAGLIA SERVIZI, SCUOLA E SANITÀ

“Sono assolutamente contrario alla flat tax. È un furto ai più poveri. Produce disuguaglianze e poi non mi spiego perché nessuno chieda quali sono i costi per la sua applicazione. Costerà 50 miliardi che finiranno per essere trovarti nella sanità, nella scuola pubblica e nei servizi ai cittadini. La flat tax, quindi, non solo ruba ai poveri per dare ai ricchi ma toglie anche servizi senza i quali i poveri hanno meno possibilità di vivere una vita dignitosa”, spiega il candidato Pd nel collegio uninominale Lazio 1 U02, nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire.


Sono invece favorevole a salario minimo– prosegue Foschi- è indegno che si costringano giovani a lavorare per 3 o 4 euro l’ora. È una norma attuata nella gran parte dei Paesi europei e credo sia giusto che noi la stabiliamo come legge anche in Italia. Voglio ricordare che chi paga il prezzo più grande dello sfruttamento nel mondo del lavoro parcellizzato e sommerso sono proprio i ragazzi e le ragazze. Io non sono per fare guerra ai poveri. E per questo dico anche se si può modificare il reddito di cittadinanza per renderlo migliore, ma assolutamente non si metta in discussione lo strumento perché senza il reddito, nel periodo della pandemia, avremmo avuto centinaia di migliaia di persone che non avrebbero saputo come vivere. Io mi rendo conto che siamo in una società in cui i ricchi fanno la guerra ai poveri, una sorta di guerra di classe al contrario, e che questi trovano sponsor politici, ma io vengo da una storia che mi fa vedere il mondo totalmente da un altro punto di vista. Il reddito è uno strumento che va assolutamente mantenuto”.

FOSCHI: “GUALTERI? VOTO 8, HA IL CORAGGIO DI RISOLVERE PROBLEMI

Su Gualtieri il mio giudizio è molto positivo. Girando molto più del solito per Roma grazie alla campagna elettorale, incontro molti cittadini che riconoscono a Gualtieri una serietà che fa la differenza. Ha ereditato problemi complessi, visto che Roma è stata sgovernata per molto tempo, ma lui sta mettendo mano per risolvere questioni strutturali. Sui rifiuti ha avuto il coraggio di dare una risposta concreta (il termovalorizzatore, ndr), tra l’altro molto apprezzata dai romani come evidenziano i sondaggi. Per Gualtieri il mio voto è 8″, prosegue Foschi.

FOSCHI: “CONCLUDERE LA RIFORMA DEI POTERI E POI DECENTRARE AI MUNICIPI

“C’è bisogno che lo Stato si innamori di nuovo della sua Capitale. Una delle cose che ho notato in tutti questi anni di amministratore è che ogni volta che si parlava di Roma, soprattutto in Parlamento, a livello trasversale, era come se la città fosse un peso per il Paese. Non c’è nessun paragone tra quello che è Roma per l’Italia rispetto a quello che è Parigi per la Francia, Berlino per Germania e Londra per l’Inghilterra. Serve quindi più attenzione da parte del Governo. Bisogna poi portare a compimento la riforma dei poteri della città che dà la possibilità di decentrare conseguentemente i poteri anche ai Municipi, che così potranno erogare servizi e governare meglio la città. Attualmente i poteri di Roma sono equiparabili a quelli di un Comune di poco più di 5000 abitanti”, spiega Foschi.

 FOSCHI: “ANIMA DEL PD È FARE GLI INTERESSI DEL PAESE

 “Il Pd ha annacquato la sua identità? Questo è un problema per come viene recepito. Ma perdere l’anima vorrebbe dire provare a fare l’interesse generale del Paese in momenti molto difficili, in cui l’interesse specifico sarebbe stato quello di pensare solo a noi stessi? Io credo che l’anima del Pd sia invece quella di pensare sempre agli interessi del Paese”, dichiara Foschi.

FOSCHI: “SERVE ‘PNRR PER LE BOLLETTE’ O SI RISCHIA CRACK SPAVENTOSO

“Il tema del caro bollette è ricorrente. Ho incontrato operatori di un mercato che mi hanno fatto vedere bollette triplicate, arrivate a 1.500 euro. A queste persone non si può dire che tra 6 mesi risolvere il problema, perché tra6 mesi quell’operatore ha già chiuso. Non sono sufficienti i provvedimenti presi fino ad oggi, come il bonus da 200 euro. Il tema riguarda l’Italia ma anche l’Europa. Serve un intervento tipo Pnrr che aiuti a calmierare il prezzo delle bollette“, prosegue il candidato Pd.

“Il prezzo delle bollette è un po’ come la flat tax- aggiunge Foschi- tutti le pagano allo stesso modo ma in realtà su una pensione di 800 euro una bolletta di 300 o 400 euro pesa molto di più rispetto a chi ha uno stipendio di 5000 euro. Su questo bisogna intervenire e il Governo in carica ha tutti i poteri e la forza per dare soluzioni immediate. In prospettiva c’è il tema dell’autosufficienza energetica, ed io sono favorevole ai rigassificatori. Ma questo è un tema che viene dopo. Io ho paura che se non si interviene in modo rapido rischiamo un crack di natura economica di dimensioni spaventose”. “Bisogna impostare una strategia di lungo corso- prosegue Foschi- che ci porti ad una transizione ecologica, con investimenti che ci consentano di costruire un mondo diverso e che consumi in modo diverso da come fatto fino a ieri. Ma se non interveniamo con strumenti immediati, come ha scelto di fare il sindaco Gualtieri a Roma, rischiamo di essere travolti e non potremo avere nemmeno le condizioni di sognare o immaginare un futuro diverso. Anche perché la destra di questi temi non parla, non se li pone e non vuole risolverli”. 

FOSCHI: IDEE MELONI CONTRARIE A QUELLE DELL’EMANCIPAZIONE FEMMINILE 

“E’ nella politica e nella società italiana che esiste il problema di creare condizioni per le donne di avere le stesse opportunità degli uomini. Dalla scuola, alla formazione fino ai salari. Ogni donna, però, è se stessa e ha le sue idee. Le posizioni politiche di Giorgia Meloni sono, ad esempio, antitetiche a quelle dell’emancipazione femminile. Lo dicono gli stessi movimenti”, dichiara Foschi.

FOSCHI: “IL PCI E LE PORTE DEL CALCETTO, POLITICA È ASCOLTO

“Io ho iniziato a fare politica per un episodio. Da ragazzi una volta ci servivano delle porte per giocare a calcetto. Ci rivolgemmo alla sezione del Pci della Garbatella e il Pci ci diede le porte. Questo per dire che io lavoro molto sulle cose concrete, l’ho sempre fatto negli anni di amministratore. E ascolto sempre i problemi delle persone, al di là delle appartenenze politiche. Da eletto mi vorrei occupare dei temi della precarietà, che ritengo una cosa indegna, del lavoro, del sociale, della cultura e dello sport, che sono cose su cui ho lavorato da amministratore locale”, conclude Foschi.

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