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ROMA – “Qui in sala ci sono molti possibili ministri, non faccio nomi sennò li rovino”, ma ecco “non un nome un’idea un ruolo una proposta di sviluppo: un ministero per Intelligenza artificiale, innovazione e digitalizzazione che porti l’Italia nel futuro a Milano, laddove ci sono i brevetti dove ci sono le grandi sedi, senza togliere niente a nessuno, per realizzare l’autonomia”. Matteo Salvini, segretario federale della Lega, lo dice partecipando a un panel al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio (Como).
Dopo aver ottenuto il consenso del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana che ha giudicato la proposta: “Interessante, necessaria e, ovviamente, utile”, il leader della Lega ha trovato un appoggio anche dal centrosinistra con il sindaco di Milano, Beppe Sala.
“Il nostro Paese ha tanto bisogno di innovazione. Ma di un’innovazione che trovi poi una rapida applicazione nelle nostre realtà produttive. L’Italia dipende, come purtroppo in modo significativo anche l’Europa, da risorse e know how appannaggio di potenze straniere. Dobbiamo essere più autonomi relativamente alle fonti energetiche, ai semiconduttori, alla gestione trasparente dei dati, alle regole per la trasformazione ambientale”, ha detto il sindaco meneghino.
“Questa è la vera sovranità su cui possiamo costruire il nostro futuro. Penso che abbia quindi senso immaginare un ministero dell’Innovazione a Milano purché in abbinamento con il ministero dello Sviluppo Economico. Solo così potremo contare su un’innovazione molto concreta e agganciata allo sviluppo di nuovi processi industriali. Sarei lieto di discuterne con chi fosse veramente determinato a perseguire tale via e non solo a non farne argomento di campagna elettorale. Ovviamente anche con l’Onorevole Salvini”, ha concluso Sala.
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