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Libri, con ‘Siamo tutti Boris’ rivive una delle serie tv più amate

Gianluca Cherubini e Marco Ercole hanno riunito il cast della serie tv cult per un volume che è una sorta di backstage della fortunata produzione italiana. E che esce nel giorno del compleanno del compianto sceneggiatore Mattia Torre

Pubblicato:10-06-2021 17:32
Ultimo aggiornamento:10-06-2021 17:56

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ROMA – Una delle produzioni italiane più amate, citate, ‘memizzate’ e meglio invecchiate di sempre. Parliamo di Boris, vero e proprio cult per intere generazioni, che a distanza di oltre 14 anni dalla sua uscita continua a mietere fan e adepti. In attesa della tanto agognata quarta stagione – annunciata, smentita e poi riannunciata, ma senza una data certa – a riunire tutto il cast ci hanno pensato Gianluca Cherubini e Marco Ercole con il loro ‘Siamo tutti Boris, un libro scritto a cazzo di cane’. Il volume, edito da Bibliotheka edizioni, il cui ricavato sarà devoluto in parte alla Fondazione Antea, è disponibile da oggi nelle librerie e nelle piattaforme on line e la data di uscita non è casuale. Proprio oggi, infatti, avrebbe compiuto gli anni Mattia Torre, compianto sceneggiatore della serie che ci ha lasciati due anni fa.


I due autori sono riusciti dove in molti hanno fallito: hanno riunito tutto il cast, dai protagonisti, agli indimenticabili ‘camei’, per una operazione che definire nostalgica sarebbe quasi un insulto. Il libro non ripercorre solo la storia e la produzione della fortunata serie, ma è una sorta di ‘backstage’. O meglio, “un backstage del backstage del backstage” lo ha definito Alessandro Tiberi, il mitico ‘Seppia’ che, in occasione dell’uscita del libro, è stato ospite nella sede dell’agenzia Dire a Roma insieme a Cherubini ed Ercole.


Per chi non lo sapesse, Boris racconta le vicende degli attori di una fiction patinata chiamata ‘Gli occhi del cuore‘, in cui tutti recitano ‘A c..zo di cane’, un backstage appunto. “Questo libro è il più completo ‘dietro le quinte’ che sia stato fatto – ha raccontato alla Dire Alessandro Tiberi – Quando ho iniziato a leggerlo mi sono reso conto che probabilmente non era mai stato scritto un libro su una serie, men che meno italiana”. Non è stato tuttavia un lavoro semplice, anzi per certi aspetti si è sfiorato il dramma, in pieno stile Boris: “Tutto è nato da un’intervista inizialmente concepita in video ad Andrea Sartoretti (uno dei tre sceneggiatori de Gli occhi del cuore, ndr) ma non è stato possibile perché non riuscivamo a montare il cavalletto per la telecamera. Per 40 minuti di intervista non siamo riusciti a montarlo”. Meglio virare verso un più ‘pratico’ libro. Eppure, proprio grazie a questa idea, si è venuta a creare una reunion di tutto il cast, anche se, va detto, le strade dei protagonisti, in questi anni si sono incrociate più volte: “Qualcuno ci ha addirittura definiti una ‘factory’ – ha spiegato ancora Tiberi – quel che è certo è che il concetto di amicizia, di ironia degli autori e degli attori stessi è stato riportato in Boris senza freni e questo può essere una delle cause di un successo che dura ancora oggi e che è un crescendo continuo. È un gruppo che parte da lontano, con spettacoli teatrali di cui ho avuto l’onore di far parte”.



Eppure inizialmente si trattava più di un prodotto di nicchia che altro. “Boris non partì benissimo – sottolineano ancora gli autori del libro – il successo vero è arrivato con gli anni. Si tratta di un prodotto unico mai replicato e difficilmente replicabile, tantissimi giovani di adesso, allora nati da poco, ora sono fan scatenati”. Ma non di sola riscoperta si può vivere, e la domanda che tutti si pongono è: ma la quarta stagione ci sarà? Il nostro ‘stagista’ (oggi ultra quarantenne), non può sottrarsi: “Ormai è stata annunciata dal produttore Lorenzo Mieli, quindi mi auguro che si farà, diciamo che è un arrivederci…”. Infine, il ricordo di colui a cui il libro è dedicato: “Oggi è il compleanno di Mattia Torre – hanno ricordato Cherubini ed Ercole – abbiamo scelto questa data non a caso. Ci siamo nutriti dei ricordi degli attori che abbiamo intervistato ed è stato come se lo avessimo conosciuto. Questo libro è un nostro regalo per lui”.

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