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Artificiere ferito da bomba contro Casapound, gara di solidarietà a Firenze

In questi casi, denuncia il sindacato del Siulp, non è prevista una copertura per le spese relative al decorso post operatorio

Pubblicato:09-01-2017 13:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:46

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FIRENZE – Una “gara di solidarietà” per Mario Vece, l’artificiere della polizia rimasto gravemente ferito nella notte di Capodanno da un ordigno sistemano davanti alla libreria “Il Bargello”, a Firenze, legata a Casa Pound. E’ l’iniziativa lanciata dal Siulp Firenze– “Per Mario” presso la banca Unicredit, iban IT38B0200802829000104589397- e presentata nello studio dell’avvocato Massimiliano Annetta da Antonio Lanzilli, il segretario generale del sindacato di polizia. “Nessuno sa una cosa: un poliziotto che nell’adempimento del proprio dovere perde una mano e un occhio, non ha nessuna polizza assicurativa che lo copra anche economicamente. Nel caso di Mario- spiega il segretario- non c’è copertura rispetto al decorso post operatorio a cui sarà sottoposto, penso per esempio alla protesi o alle cure costosissime che dovrà affrontare”.

Per questo come Siulp “appena si aprirà il confronto con il governo sul contratto di lavoro delle forze di polizia chiederemo- sottolinea Lanzilli- che sia inserita una polizza assicurativa così da poter supportare gli agenti feriti o menomati in servizio”. Il punto, aggiunge, è che “per infortuni come quello di Mario, non c’è una previsione di spesa“, con le istituzioni “che ci dicono sempre la stessa cosa, mancano i soldi”. Non solo, prosegue, “in alcune regioni gli agenti devono pure pagare il ticket al pronto soccorso se si sono fatti male in servizio, un po’ come fossero partite Iva. Per fortuna, grazie all’intervento del presidente della Regione Enrico Rossi, non è così in Toscana”. Con l’apertura del conto corrente “Per Mario”, inoltre, “abbiamo risposto anche alle centinaia di cittadini, di aziende di colleghi che hanno chiesto di potersi attivare in favore dell’artificiere”.

IL SIULP SARA’ PARTE CIVILE AL PROCESSO

Sia la famiglia di Mario Vece- l’artificiere della polizia rimasto gravemente ferito nella notte di Capodanno da un ordigno sistemano davanti alla libreria “Il Bargello”, a Firenze, legata a Casa Pound- che il Siulp si costituiranno parte civile nel “processo che ci auguriamo possa tenersi dopo che saranno assicurati alla giustizia gli autori di questo gesto folle, vile e criminale”. Lo annunciano l’avvocato Annetta e il segretario generale del Siulp Lanzilli, nel corso di una conferenza stampa convocata nello studio del legale. Un appuntamento a cui avrebbe dovuto partecipare anche la moglie dell’agente, Stefania, “rimasta però in ospedale per assistere il marito che in giornata sarà sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico“, spiega lo stesso Lanzilli.


“In questi giorni- prosegue il segretario del Siulp-, sono stato a trovare Mario e, nonostante quello che è successo, il morale è abbastanza buono”. Il 39enne campano, toscano di adozione, “è vigile da qualche giorno, sta reagendo abbastanza bene”, spiega Lanzilli, “ma nessuno ancora con lui è entrato nel merito della vicenda”, la ricostruzione di quell’esplosione che gli ha fatto perdere la mano sinistra e gli ha compromesso “la quasi totalità dell’occhio destro“. E comunque siamo nella fase del “segreto istruttorio”, conclude il segretario del sindacato.

di Diego Giorgi, giornalista

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