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Il Tribunale di Napoli rigetta il ricorso del M5S su Conte presidente e modifiche dello statuto

Confermata l'ordinanza di sospensione della nomina dell'ex premier a leader dei pentastellati. Il 5 aprile l'udienza nel merito

Pubblicato:08-03-2022 12:46
Ultimo aggiornamento:08-03-2022 15:43

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NAPOLI – Il Tribunale di Napoli ha rigettato il ricorso presentato dal Movimento 5 Stelle contro l’ordinanza di sospensione delle delibere di modifica dello statuto M5S e di nomina di Giuseppe Conte a presidente dei pentastellati. Il giudice Francesco Paolo Feo ha inoltre fissato l’udienza nel merito per il prossimo 5 aprile.

Nei motivi dell’ordinanza con la quale si rigetta il ricorso del Movimento, si rileva che il regolamento dell’8 novembre 2018, che avrebbe “legittimato l’esclusione dal voto degli iscritti da meno di sei mesi” era in realtà noto ai vertici M5S. Quel documento, stante quanto prospettato nell’istanza di revoca “non sarebbe stato prodotto prima in giudizio perché, di esso, l’Associazione sarebbe venuta a conoscenza solo dopo la pronuncia dell’ordinanza di sospensione”, ricorda il giudice della settima sezione civile del Tribunale di Napoli. Il regolamento, risulta, invece, “atto promanante dalla stessa Associazione che lo ha prodotto in giudizio – si legge nell’ordinanza – trattandosi di atto ad essa interno, regolante un aspetto fondamentale della sua organizzazione e del suo funzionamento ed emanato dagli stessi organi apicali dell’Associazione e quindi da intendersi per ciò stesso conosciuto, o comunque sicuramente conoscibile, fin dalla sua adozione“.

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Il giudice sottolinea, ancora, che “il regolamento in esame risulta già dedotto in controversia, visto che i ricorrenti (contestandone la mancata pubblicazione, la mancanza di data certa ed il fatto che non fosse stato proposto dal Comitato direttivo) avevano già nell’atto di citazione specificamente argomentato su di esso, che pare esser richiamato, anche se solo genericamente e senza indicazione della data di emissione o di altro elemento specificativo, nell’avviso di convocazione dell’assemblea del 17 luglio 2021, in forza del quale erano stati ammessi al voto solo gli iscritti da oltre sei mesi. Inoltre, nel verbale di udienza del 2 febbraio 2022 (innanzi al Collegio, in sede di reclamo), i ricorrenti contestavano ancora che l’avviso di convocazione dell’assemblea faceva riferimento ad un regolamento che doveva esser ritenuto inesistente”.

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Restano, dunque, sospese, come stabilito dall’ordinanza del Tribunale di Napoli datata 3 febbraio 2022 emessa a seguito del ricorso presentato da un gruppo di attivisti partenopei, le delibere assembleari di modifica dello statuto del Movimento e la nomina di Giuseppe Conte come presidente M5S.

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“Prendiamo atto della decisione del Tribunale di Napoli di respingere il ricorso presentato dal Movimento 5 Stelle contro la sospensione dello Statuto. Questa decisione però non può fermare il nuovo corso del Movimento 5 Stelle. La decisione del Tribunale non cancella la volontà politica che gli elettori del Movimento hanno espresso lo scorso agosto in maniera plebiscitaria, quando hanno approvato il nuovo Statuto e indicato Giuseppe Conte come Presidente del Movimento 5 Stelle”. Così il M5S in una nota.

“In particolare – proseguono i pentastellati – il Tribunale, con questa ultima decisione, sceglie una interpretazione restrittiva della possibilità di revocare il provvedimento cautelare già emesso. Non mette tuttavia in discussione l’esistenza e la regolarità del Regolamento del 2018 su cui è stata fondata l’esclusione dalla votazione degli iscritti con meno di sei mesi. Questo dunque consente al Movimento 5 Stelle di procedere alle votazioni già prefissate per il 10 e 11 marzo per l’approvazione dello statuto, con le modifiche suggerite dalla Commissione di garanzia degli statuti dei partiti politici, con effetto retroattivo di convalida e/o conferma della delibera già impugnata. Al termine di questa votazione, il Movimento 5 Stelle potrà continuare a mettere in campo pienamente la sua azione, guardando alle numerose sfide che lo attendono nei prossimi mesi”.

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