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Firenze, studenti trattenuti dalla polizia per evitare proteste. Udu: “Gravissimo”

La denuncia del sindacato studentesco: otto studenti fermati per due ore fuori dal Teatro del Maggio Musicale, mentre dentro era in corso l'inaugurazione dell'anno accademico

Pubblicato:08-02-2024 15:04
Ultimo aggiornamento:08-02-2024 15:26
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FIRENZE – Trattenuti dalla Digos per evitare qualsiasi forma di dissenso in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Firenze. È quello che denunciano i giovani Udu (Unione degli universitari) Firenze, dopo essere stati rilasciati dalla Polizia. Ad essere coinvolti sarebbero stati 8 studenti, bloccati per due ore subito fuori dall’uscita di emergenza del Teatro del Maggio Musicale.

“Avevamo programmato di manifestare in modo pacifico e silenzioso la nostra opinione verso le degradanti condizioni in cui versiamo, protestando contro il disinteresse della politica-spiegano in una nota- Per questo, avevamo preparato dei fogli A3 riportanti slogan e anche citazioni del Presidente della Repubblica, presente in sala, circa l’importanza del diritto allo studio. Si tratta di una forma di protesta assolutamente rispettosa e legittima, che era stata adottata in altri atenei, senza problemi”.

“In qualche modo- continuano a raccontare- la segreteria della Rettrice Petrucci è venuta a sapere delle nostre intenzioni e ha informato la DIGOS, la quale è intervenuta in forza per scortarci fuori dal Teatro del Maggio Musicale, impedendoci così di partecipare all’evento e identificandoci. Come se non bastasse, siamo stati trattenuti contro la nostra volontà per due ore, dalle 10:30 alle 12:30. Alle ripetute richieste di spiegazioni sul motivo per cui venivamo ingiustamente trattenuti, gli agenti ci mentivano, continuando a rispondere che stavano ancora procedendo ai controlli di identificazione”.


Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu, condanna duramente quanto successo: “Il comportamento delle Polizia è inaccettabile. Non esiste che dei rappresentanti degli studenti siano allontanati dall’inaugurazione e persino trattenuti per due ore con la scusa dell’identificazione. Valuteremo con il nostro legale se sporgere denuncia per sequestro di persona”.

“Quanto successo- continua Piredda- ci ricorda l’episodio della Scala di Milano. A Firenze è bastato tentare di esporre un cartello per venire allontanati e trattenuti per due ore dalla Polizia. Si tratta dell’ennesimo caso in cui una voce di dissenso è stata silenziata. In un contesto dove vengono continuamente represse le forme di contestazione e i luoghi di confronto sono sempre meno, la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico era un momento in cui far sentire la nostra voce. La contestazione è un nostro diritto. Chiediamo immediatamente chiarimenti di quanto successo alla Rettrice Petrucci, al Ministro Piantedosi e alla Ministra Bernini che, tra l’altro, era presente”.

SINISTRA FIRENZE: “GRAVE AVER IMPEDITO PROTESTA”

“E’ grave aver impedito ogni possibile protesta”. Lo sottolinea il candidato sindaco della sinistra fiorentina, Dmitrij Palagi, con la consigliera comunale del gruppo Sinistra Progetto Comune, Antonella Bundu. “La contestazione deve far parte dei luoghi di formazione e della cultura. Le celebrazioni vuote soffocano la democrazia”, aggiungono nel giorno in cui l’Università di Firenze ha inaugurato l’anno accademico alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.


“Esprimiamo fortissima preoccupazione per quanto avvenuto questa mattina al Maggio musicale, con il dispiacere di non aver potuto garantire la nostra presenza. L’inaugurazione dell’anno accademico dell’università pubblica, in un teatro di proprietà del Comune, è il luogo giusto in cui organizzare delle contestazioni, anche spontanee. Chiaramente senza compromettere la possibilità di svolgere le attività ordinariamente previste. Proprio i luoghi della cultura e della ricerca dovrebbero aprirsi ai conflitti, riconoscendoli e con elasticità rispetto alle forme di protesta”. Invece, spiegano, “un gruppo di giovani sarebbe stato allontanato e identificato, solo perché trovato in possesso di alcuni cartelli neppure esibiti. Chi ha dato questa indicazione? L’università? Il Comune ne era a conoscenza? Ha una posizione da esprimere?”, domandano. “Lo chiederemo lunedì in Consiglio comunale, ribadendo la solidarietà a Udu e a chiunque continui a impegnarsi in un contesto dove esprimersi ‘senza permessi preventivi’ sta diventando sempre più complicato.

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