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Sensi (Pd): “Bonus per aiutare i cittadini che soffrono, il Pd per arginare la destra”

L'intervista al candidato per il Pd al Senato nei collegi Roma 2 e Campania 1, e 'padre' del bonus psicologo, approvato di recente

Pubblicato:07-09-2022 18:28
Ultimo aggiornamento:07-09-2022 18:28

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ROMA – Politica e disagio dei cittadini: “Il Bonus per psicologo o psicoterapeuta è una misura già approvata e passata in Gazzetta Ufficiale, oggi se ne può fare richiesta sulla piattaforma dell’Inps. Non è una riforma del futuro ma una misura che c’è e che può essere richiesta fino ad ottobre“. Lo spiega all’agenzia DIRE Filippo Sensi, ‘padre’ della misura approvata di recente, candidato per il Pd al Senato nei collegi Roma 2 e Campania 1.

“Per ora la cifra stanziata è di 10 milioni a chi ne farà richiesta e altri 10 per potenziare le strutture già esistenti per la salute mentale. Nel Dl Aiuti che arriverà in Parlamento tra pochi giorni – aggiunge Sensi – il governo ha pensato di fare i conti con il successo della misura. Già un centinaio di migliaia di persone ha chiesto aiuto. Il governo ha stanziato ulteriori 15 milioni, quindi vuol dire che ci sono 25 milioni a disposizione dei cittadini. Questa è stata l’ombra della pandemia, mese dopo mese ha lasciato un alone sul disagio mentale e psichico pesantissimo causando disturbi alimentari, autolesionismo, ansia e depressione”, termina Sensi.

SENSI (PD): “LA DESTRA STRAVINCE? NELLE URNE SI PARTE 0-0

La destra stravincerà le elezioni politiche? “Ricordo le Europee del 2014, ero portavoce del PD e c’era un’aria abbacchiata perché si pensava che il M5S avrebbe vinto. Invece arrivarono i numeri reali e il Pd era al 40%. Ora, senza preconizzare i risultati, direi che dobbiamo fare campagna elettorale poi la sera del 25 settembre si vedrà. Partire con l’aria sconfitta, credere ai sondaggi o ai ‘si dice’ non serve. Il Pd farà la sua battaglia per vincere le elezioni, dice Sensi.


“Il Pd è la forza più grande dell’area progressista – ricorda il deputato Dem- non è da sola ma con altri partiti all’interno di una coalizione. Gran parte della nostra campagna è diretta a FdI per la conquista del partito più votato in Italia ma bando alle chiacchiere quando si va alle urne si parte da zero a zero”.

Quanto al reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5S, Sensi ritiene che il tema abbia una “rilevanza elettorale forte. C’è però una questione che sta sotto al reddito, ed è quella della povertà e del lavoro. Dal punto di vista delle proposte, il Pd non ha niente da invidiare a nessuno, specialmente al M5S che ha fatto cadere il governo Draghi mettendo a rischio il lavoro sul Pnrr. Quindi non accetto alcuna lezione dal M5S. Salario minimo e altre offerte sono nel programma del Pd, le porteremo avanti nel mezzogiorno e in tutto il Paese”. 

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