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Reddito di cittadinanza, il sociologo: “Penalizza le famiglie con figli, favoriti i single”

A dirlo è Giancarlo Rovati, docente di Sociologia dello sviluppo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore: "Chi ha bimbi piccoli riceve meno di chi li ha adulti"

Pubblicato:07-06-2019 13:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:23

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MILANO – “Se l’emergenza ‘povertà minori’ viene recepita dal Reddito di inclusione (Rei), che ha dato la priorità alle famiglie con figli in minore età, con l’entrata in vigore del Reddito di cittadinanza (Rdc) si è registrato un sostanziale passo indietro, perché il legislatore ha riservato un trattamento penalizzante alle famiglie con minori”. Lo evidenzia Giancarlo Rovati, docente di Sociologia dello sviluppo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, questa mattina, nel corso del convegno “Dare voce agli invisibili.

La povertà dei bambini è “una priorità trascurata da tempo”

La povertà in Lombardia dal Rei al Rdc”, ospitato all’Università Cattolica di Milano. In riferimento alla condizione di bambini e giovani, Rovati parla di “priorità trascurata” da tempo e aggravata dalla crisi economica del 2008. Da qui, continua Rovati, “nel 2013 la nascita dell’Alleanza contro la povertà e la proposta del Reddito di inclusione sociale (Reis), rimasta di fatto inascoltata dai decisori politici e solo parzialmente ripresa dal timido avvio del Rei”. Il sociologo fornisce una serie di dati dell’Istat a supporto delle sue affermazioni: “Prendendo come riferimento il 2007, si constata che nel 2017 l’incidenza della povertà assoluta tra minorenni è aumentata di quattro volte, mentre tra gli anziani è rimasta sostanzialmente stabile (dal 4,4% al 4,6%), per effetto dei trattamenti pensionistici e degli assegni sociali destinati a questa parte della popolazione”. Rovati rileva che “la condizione altamente problematica dei minorenni (zero-17 anni) deriva dalla condizione economica delle famiglie di appartenenza, tanto più disagiata quanto più cresce il numero dei figli a carico”.

Le famiglie con bimbi piccoli saranno penalizzate

Per il sociologo se il Rei è stato avviato, nel gennaio 2018, in maniera “timida”, anche i primi risultati del Reddito di cittadinanza (entrato in vigore il 6 marzo 2019) sono insufficienti: “I singoli costituiscono il 47,9% delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza (626.000)- spiega Rovati- e riceveranno in media un sussidio di 4.469 euro (82% del reddito). Le coppie con figli minorenni sono circa 260.000 (il 19,6% delle famiglie beneficiarie) e percepiranno in media un sussidio inferiore a quello delle coppie con figli tutti adulti (6.470 euro contro 7.041 euro), perché a parità di numero di componenti, questo tipo di famiglia beneficia di una scala di equivalenza più alta, e quindi sussidi più generosi a parità di reddito”.


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