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Ciampino, ecco come il flamenco insegna alle donne a essere fiere

Un progetto sperimentale che nasce sul territorio, nella scuola di danza flamenca La Ventana a Ciampino: un corso di danza per mamme e figlie, ma non sono esclusi i papà

Pubblicato:07-03-2024 10:59
Ultimo aggiornamento:07-03-2024 10:59
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ROMA – Un tempo di qualità, in cui parla il corpo, il gesto al posto delle parole e delle cose da fare, troppe e spesso futili in questo tempo storico. E’ un progetto sperimentale che nasce sul territorio, nella scuola di danza flamenca La Ventana a Ciampino: un corso di danza per mamme e figlie, ma non sono esclusi i papà. Così Simone studia i passi di flamenco con la piccola che dice con un sorriso, ai microfoni della Dire che di questa danza sociale vuole parlare l’8 marzo per la festa della donna, “ogni tanto lui sbaglia”.

Le mamme aspettano questo appuntamento con entusiasmo: in sala, questo il loro parere unanime, lo studio dei passi di danza trascende i ruoli familiari. Parlano i corpi, le personalità, gli atteggiamenti “anche quelli da correggere”, come osserva la maestra Lily De Cordoba direttrice della scuola che lancia l’allarme sull’impatto che i social hanno nelle relazioni, anche quelle familiari più intime.
“La bellezza di attività di questo tipo- commenta la psicopedagogista Antonella Elena Rossi raggiunta dalla Dire- sta nell’ approccio corporeo. Oggi la genitorialità passa troppo attraverso la sola parola e mettendo avanti la comunicazione cognitiva si perde emotività. I figli non sono nostre fotocopie e se parliamo troppo tendono ad aderire ai nostri copioni. Passare valori è una cosa, ma il contenuto e il cognitivo è diverso”.

Ebbene in sala che i figli non siano fotocopie si osserva subito nelle piccole cose, dagli esercizi alle prime coreografie. Il flamenco “ci insegna ad essere fieri, a credere in noi stessi” dice una piccola allieva. E in questo trionfo di femminilità non dimessa ma sicura c e’ l orgoglio delle insegnanti e anche delle mamme che però non invadono lo spazio, ascoltano le maestre, eseguono. La maestra Tiziana Corciulo conferma: “La danza, il flamenco in particolare, unisce le persone” aldilà di ruoli e gerarchie. Può portare beneficio alla vita delle persone.


C’è poi un femminile che cresce in queste piccole donne, alla loro prima gonna flamenca o alle scarpe, ai ventagli, alle rose da mettere tra i capelli. Accessori che sono parte integrante del passo di danza, che fanno crescere l’affermazione di sè, del proprio corpo di donne. “Nella fase pre adolescenziale l’avvicinamento, lo scambio della femminilità con la propria madre è importante- spiega la psicoterapeuta a questo proposito- Ci devono essere momenti in cui si danza insieme, ma non sempre per non essere simmetrici, e momenti da sole. E’ importante la sorellanza, magari anche danzando non solo con la propria figlia sperimentando così la differenza, ma è importante anche lasciare le bimbe al loro privato. La mamma è il primo motore, ma quando la figlia prende coscienza del proprio corpo, allora deve andare da sola”.

E così le insegnanti mettono sul campo passi di coppia, passi da solista e scambi. Le piccole emergono, le mamme anche. Un passaggio non semplice quello della bellezza, ma anche questo nei ritmi caldi del flamenco si ricompone. “Oggi una donna di 40-45 anni è bella come una ragazza e si entra in concorrenza con le figlie che hanno bisogno di non confrontarsi sempre con le proprie madri rispetto alle quali si sentiranno sempre incomplete. Il flamenco poi è una danza sensuale, ipnotica ed è giusto che la persona, la bambina, non sia coprotagonista, ma protagonista”.
Il progetto iniziato quasi in sordina conquista, tante le persone interessate. Tante le mamme che rispondono e chiedono informazioni: anche loro hanno bisogno di ritrovare il proprio tempo. E’ il potere della danza e del corpo e “magari- anticipa la maestra Tiziana- il progetto può crescere anche al di fuori di questa sala di danza”.

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