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Tg Politico Parlamentare, edizione del 7 marzo 2022

In questa edizione si parla di: Draghi che per ora esclude il rischio ‘guerra mondiale’; lo scontro sui corridoi umanitari; Parolin che rassicura: “Santa sede lavora a più livelli per la pace”; covid, l’Italia è tutta zona bianca

Pubblicato:07-03-2022 18:05
Ultimo aggiornamento:07-03-2022 18:05
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Tg Politico
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UCRAINA, DRAGHI: “FINORA NON C’È RISCHIO GUERRA MONDIALE”

Sulla guerra in Ucraina l’Unione europea “ha dato una straordinaria prova di unità”. Lo assicura il presidente del Consiglio Mario Draghi, a Bruxelles per incontrare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Contro Mosca “siamo uniti nell’imporre sanzioni senza precedenti”, assicura il premier precisando come l’Italia sia al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo. Secondo Draghi “finora non c’è il rischio di una terza guerra mondiale” ma tutti “devono essere rapidi nell’attuazione delle sanzioni”. Anche sul fronte profughi, sottolinea il capo del governo, “questo è il momento della solidarietà e dell’accoglienza”. Della stessa opinione Von der Leyen: “Dobbiamo fare in modo che non ci siano scappatoie e che l’effetto delle sanzioni sia massimizzato”, sostiene la presidente della Commissione europea.

SCONTRO SUI CORRIDOI UMANITARI

Tredicesimo giorno di guerra in Ucraina e terzo round di negoziati da quando è iniziata l’invasione da parte dell’esercito russo. Sul tavolo anche la questione legata ai corridoi umanitari, al centro di un nuovo scontro tra le parti. Il Governo guidato da Vladimir Putin consente infatti le fuoriuscite solo verso Russia e Bielorussia mentre Kiev si oppone a questa soluzione. Il presidente Francese Emmanuel Macron – grande protagonista dei negoziati in queste settimane – ha condannato quello che definisce “il cinismo morale e politico del presidente russo”. Intanto un ulteriore rifiuto al presidente ucraino Zelensky è arrivato dalla Polonia. Dopo quelli alla ‘no fly zone’ è arrivato il no anche all’invio di caccia in Ucraina da parte della nazione confinante.

PAROLIN: “SANTA SEDE LAVORA A PIÙ LIVELLI PER LA PACE”

Fermare le armi e i combattimenti ma soprattutto evitare una escalation. A cominciare da quella verbale. Il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, in un’intervista a Tv2000 ricorda che la Santa Sede interviene a più livelli per la pace in Ucraina. Dal livello religioso, invitando a una insistente preghiera per la pace in Ucraina, all’aspetto umanitario, soprattutto attraverso le Caritas e le Diocesi che sono molto impegnate nell’accogliere i profughi. Parolin ricorda poi la disponibilità a iniziative sul piano diplomatico. “Vogliamo aiutare in tutti i modi a poter fermare le armi e la violenza e negoziare una soluzione. E ci sono vari tentativi che si stanno svolgendo in giro per il mondo”, ricorda il Segretario di Stato Vaticano.


COVID, ITALIA TUTTA IN BIANCO

L’Italia, da Nord a Sud, è in bianco. Migliorano in tutte le regioni i numeri del Covid. Diminuiscono contagi e morti, calano di molto i ricoveri. Il sistema dei colori dal primo di aprile verrà eliminato. In ogni caso da quel giorno nessuna regione avrà numeri da misure restrittive. I dati settimanali sono sostanzialmente stabili. I contagi sono in calo, ma la diminuzione rallenta. Questa settimana si registra un -11,7%; mentre nelle precedenti i contagi crollavano al ritmo del 20% e più. In Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta i contagi tornano a crescere, seppur di poco. Calano invece di molto i ricoveri. Meno 23% per quelli ordinari, -21% per le terapie intensive. Nell’ultima settimana hanno perso la vita a causa del covid 1.327 persone, con un calo del 12% rispetto a sette giorni fa. In tutto il numero dei morti in Italia è arrivato a 155.887.

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