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Trieste, il vicesindaco non si pente: “Non si aiutano le persone lasciandole in strada”

TRIESTE - "Ripensamenti? Su come l'ho scritto, non pensando a quello che sarebbe venuto fuori. Sicuramente lo riscriverei dando più

Pubblicato:07-01-2019 14:46
Ultimo aggiornamento:07-01-2019 14:46
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TRIESTE – “Ripensamenti? Su come l’ho scritto, non pensando a quello che sarebbe venuto fuori. Sicuramente lo riscriverei dando più informazioni, dicendo che a questa persona ho dato tutto l’aiuto possibile, che comunque ha un provvedimento di allontanamento e non può stare. Non avendo previsto cosa sarebbe venuto fuori, sono stato invece molto sintetico”. Lo fa sapere alla Dire il vicesindaco di Trieste con delega alla Sicurezza, Paolo Polidori, travolto dalle polemiche a livello nazionale, dopo che venerdì ha gettato il giaciglio di un senzatetto nel cassonetto, dandone notizia trionfalmente sul suo profilo Facebook.

Nonostante numerose richieste di dimissioni, provenienti soprattutto dalle opposizioni locali e nazionali, oltre a una presa di distanza dei vertici della Lega e del Comune per il gesto in sé, Polidori non si aspetta alcuna sanzione.

“Nessuna conseguenza dal punto di vista politico, la maggioranza è maggioranza– spiega il leghista-. Il sindaco e l’assessore regionale alla Sicurezza, Roberti, hanno detto che ci sono modi diversi per affrontare le cose, ma la sostanza è quella: siamo tutti d’accordo che il decoro urbano vada perseguito, vanno rispettate le regole. Al di là del mio gesto eclatante, continuo comunque a seguire il caso con la Polizia locale e la Questura- prosegue il vicesindaco- perché c’è questo provvedimento di allontanamento che deve essere eseguito. La persona ha però fatto perdere le proprie tracce, è sparita. Forse ha capito”.


Si vuole dare l’idea, prosegue Polidori, “che Trieste non è una città in cui si può bivaccare così, c’è anche il diritto della gente di non andare per strada con chiunque si metta lì con coperte, fornelletti, pentole, vestiti ad asciugare, stiamo scherzando?”.

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La reazione dei triestini, dopo il “blitz” del vicesindaco, non è mancata e nel posto dove si trovava il giaciglio di fortuna del senzatetto già sabato alcuni hanno portato coperte e vestiti. Ma per Polidori è un gesto sbagliato. “Dovrebbero capire che, da una parte il messaggio è che loro assecondano il bivacco, che comunque è un atto illegittimo perché sanzionabile- spiega-. Dall’altra c’è l’abbandono di rifiuti, anche se loro dicono che non sono rifiuti ma vestiti per qualcuno, ma intanto vengono abbandonati in strada. Che lo trovino e gli chiedano se gli serve qualcosa. Anch’io mi sono offerto per dargli vestiti se ha bisogno. Ma sicuramente non glieli butto per terra, e neanche favorisco un bivacco per il prossimo futuro. Questo mi pare sia sbagliato dal punto di vista del senso civico”, obietta Polidori. E conclude: “Questa persona, se ha bisogno, come uno qualsiasi va messo in una struttura protetta, con un tetto sopra la testa e pasti caldi, ma non per strada. Chiunque può essere aiutato a Trieste, ma non in quel modo”.

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