NEWS:

Cyberbullismo, Gabrielli: “Prendere coscienza che il problema c’è”

Il capo della Polizia: "Lavorare sulla prevenzione, non sulla repressione"

Pubblicato:06-10-2016 09:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:08

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

gabrielli2ROMA – “Dobbiamo prendere coscienza che il problema c’e’, e gia’ questo e’ un grandissimo risultato, dobbiamo avere la consapevolezza che dobbiamo lavorare soprattutto sull’aspetto culturale e preventivo piu’ che sull’aspetto repressivo”. Lo ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli, in occasione della presentazione della campagna #cuoriconnessi contro il cyberbullismo, realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il giornalista Luca Pagliari ed Unieuro, patrocinata dalla Camera dei Deputati.

Gabrielli ha sottolineato anche “quello che stiamo facendo, avvicinare i giovani, renderli partecipi dei pericoli. Solo la consapevolezza ci rende piu’ pronti a gestire i rischi. Non rincorriamo soluzioni salvifiche. Importante e’ ridurre il danno”.

GABRIELLI: NON FACCIAMO ERRORE CRIMINALIZZARE WEB

“Non facciamo l’errore di criminalizzare il web, la rete”. Lo ha detto il Capo della Polizia Franco Gabrielli in occasione del suo intervento al teatro Brancaccio in occasione della presentazione della campagna #cuoriconnessi contro il cyberbullismo. “La rete, il web, sono strumenti e tutti gli strumenti sono buoni o cattivi a seconda dell’uso che se ne fa”. Per Gabrielli “il modo migliore io credo che non sia tanto quello di rincorrere un nuovo reato che sicuramente ci potra’ essere utile, ma soprattutto lavorare per far comprendere che il web e’ una risorsa, una straordinaria epocale opportunita’ e che non la dobbiamo banalizzare, non la dobbiamo usare per fare del male ma usare per un uso corretto e straordinario del nostro essere cittadini del duemila e del mondo globalizzato. Noi della Polizia ci siamo, vogliamo esserci per rendere consapevoli delle insidie“.


di Adriano Gasperetti, giornalista profesionista

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it