NEWS:

Giannone: “Conte aiuti mamme e figli che subiscono violenza domestica”

"Ogni giorno segnalazioni di storie terribili corredate da documenti, non capisco perché non facciamo qualcosa tutti insieme", riflette la deputata

Pubblicato:06-08-2020 06:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:44
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Non solo condivido quello che hanno denunciato mamme e associazioni ma ho inviato personalmente la loro lettera tramite pec al Presidente del Consiglio Conte. Non è più tollerabile che le donne che denunciano di aver subito abusi e violenze da parte dell’ex compagno o ex marito, vengano trattate come bugiarde e manipolatrici ed allontanate dai propri figli che rifiutano i padri. Chi non rifiuterebbe un genitore violento? E soprattutto perché un minore deve essere riavvicinato a forza a chi gli fa paura? Una bigenitorialità ad ogni costo è semplicemente una violenza. Addirittura si preferisce collocare un minore in casa famiglia piuttosto che lasciarlo con la madre, solo perché ha osato denunciare”. La deputata del Gruppo Misto, Veronica Giannone, segretario della Commissione bicamerale per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, commenta così in una nota la lettera del Comitato madri unite contro la violenza istituzionale, che denuncia ingiustificate sottrazioni dei minori dalle madri nei procedimenti di affido minori. La missiva, diretta al presidente del consiglio Giuseppe Conte, ha raccolto il consenso di diverse associazioni impegnate nella tutela delle donne vittime di abusi in famiglia che non hanno esitato a firmarla e sostenerla.

LEGGI ANCHE: LEGGI | La lettera delle mamme a Conte: “Intervenga per le ingiustificate sottrazioni dei minori”

“Il sistema affidi è al collasso- aggiunge Giannone- Ogni giorno mi arrivano segnalazioni di storie terribili, senza invenzioni perché sono rigorosamente corredate da tutti i documenti, e sono sicura che arrivino anche ad altri colleghi e colleghe parlamentari. Non capisco perché non si faccia qualcosa tutti insieme. Penso ad una riforma normativa sostanziale del settore che ha bisogno di essere ripensato. Non è possibile che una madre, sana di mente, lavoratrice, che fino al momento precedente era un’ottima genitrice, improvvisamente, a causa di una Ctu che la definisce alienante, perda i figli. Nel frattempo- conclude- spero che Conte possa adottare misure urgenti per contenere la situazione alla luce di quella che è la vera tutela dell’infanzia e della donna in generale”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it