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Stadio della Roma, il M5S avverte: “Prima le opere pubbliche, se si va avanti così in aula si farà fatica”

Ancora dubbi sul progetto per lo stadio della Roma. Per Calabrese (M5S) l'ultimo passaggio in aula sulla variante per l'interesse pubblico è a rischio

Pubblicato:06-06-2019 11:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:22
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ROMA – “Ci sono delle cose che devono accadere al momento della firma della convenzione. I 45 milioni di euro di extra oneri per la Roma-Lido, ad esempio, devono essere versati subito, al momento della firma, non a rate come leggo sui giornali vorrebbero fare i proponenti. Se loro pensano di andare avanti così, credo che la relativa variante urbanistica faticherà a ottenere l’ultimo passaggio in aula Giulio Cesare. A noi non interessano le chiacchiere, non vorrei che qualcuno stesse cercando un pretesto per tirarsi fuori da questa situazione”. Lo ha detto il consigliere capitolino del M5S e presidente della commissione Mobilità, Pietro Calabrese, intervenendo a Te la do io Tokyo sulle frequenze di Centro Suono Sport in merito al progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle.

Progetto su cui, ha commentato, “ovviamente c’è chi è a favore e chi è contro, ma sul fatto che le opere pubbliche debbano essere realizzate prima dell’entrata in funzione dei comparti privati credo che tutti i cittadini siano perfettamente concordi con noi”.

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Le opere pubbliche sono “uno dei punti fondamentali della delibera di rimodulazione dell’interesse pubblico sullo stadio della Roma, che giuridicamente per un ente locale come lo è Roma Capiale è una legge esattamente come lo sono tutte le leggi emanate da Stato e Regioni-ha sottolineato Calabrese- Quando in una delibera ci sono le cose che le due parti devono fare, amministrazione pubblica e proponente privato, nessuna delle due può tirarsi indietro. Si chiama governo nell’interesse e a garanzia di tutti i cittadini. Altrimenti succede quanto a Roma negli ultimi decenni ha devastato l’urbanistica di questa Capitale europea”.

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E per quanto riguarda il ponte dei Congressi? “Lo stanziamento dei fondi fu fatto nel 2014- ha ricordato Calabrese- a parte che bisogna capire perché quando noi siamo arrivati abbiamo trovato tutto fermo e abbiamo dovuto rimettere tutto in piedi, qualcuno dovrebbe sapere che ogni finanziamento statale è vincolato all’opera a cui si riferisce, per cui i fondi non possono essere impiegati per altro come riportano alcuni articoli di stampa. L’iter sta andando avanti, ed è seguito anche dal Provveditorato delle Opere pubbliche del Ministero; comunque il ponte dei Congressi non fa parte del progetto stadio, i privati non devono preoccuparsi di questo”.

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“Il vertice di ieri con la Roma? Quelle sono riunioni tecniche, i tecnici riferiscono agli assessori che poi riportano ai consiglieri. Ma ripeto: noi non avalliamo i comportamenti amministrativi del passato. Le opere pubbliche devono essere fatte per prime”.

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