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Roma, al Marconi in scena ‘Voci’: passioni e sospetti e omaggio a Pasolini

Lo spettacolo, scritto e diretto da Emiliano De Martino, è una miscellanea intensa e a tratti irriverente di umanità, ben chiusa e riposta nel perimetro di un palazzo

Pubblicato:06-03-2022 16:10
Ultimo aggiornamento:07-03-2022 10:23
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ROMA – Al Teatro Marconi di Roma, ieri sera e oggi, il palcoscenico è tutto dedicato a sentimenti, passioni, trame di famiglia, sospetti e sogni. ‘Voci’, lo spettacolo scritto e diretto da Emiliano De Martino e liberamente ispirato alle Voci di dentro di Edoardo De Filippo, è una miscellanea intensa e a tratti irriverente di umanità, ben chiusa e riposta nel perimetro di un palazzo. Una rivisitazione, tra l’onirico e il reale, che ha visto anche una contaminazione drammaturgica in memoria di Pier Paolo Pasolini, di cui ieri ricorreva il Centenario della nascita.

Il sipario si apre infatti su una pellicola che riprende Mamma Roma con protagonista Valentina Proietto Scipioni, anche aiuto alla regia, e in una sintesi originalissima di cinema e teatro si passa poi alla scena con ben 17 attori che si succederanno in un ritmo intenso, tra linguaggio colorito, scene di comicità familiare e saggezza.

I personaggi, con ritratti psicologici molto accentuati, emergono con una caratterizzazione evidente: Mimì e Cocò, la diva Matilde, il marito medico pavido e ‘cornuto’, il mosaico di segreti della famiglia Romanelli, e Alberto, il protagonista, che si perde nei viaggi mentali e tra sogno e reale insegue, fino a trovarla, la verità. Un finale a sorpresa ha visto gli attori congedarsi dal pubblico con fiocchi azzurri e gialli per chiedere la fine dell’aggressione russa all’Ucraina.


Un messaggio di pace, come ha tenuto a sottolineare Emiliano De Martino, che ha lanciato un appello alle persone presenti per “sostenere la cultura e l’arte in ogni sua forma”, dopo la lunga crisi determinata dall’emergenza sanitaria e ora con la guerra. “E se vi è piaciuto- ha concluso- ditelo agli altri e portateli a teatro”.

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