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Tg Psicologia, edizione del 6 marzo 2020

A cura della redazione

Pubblicato:06-03-2020 13:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:06
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CORONAVIRUS, CNOP: PSICOLOGIA FONDAMENTALE PER GESTIRE PAURA

“La Psicologia è fondamentale in tutte le situazioni in cui c’è da gestire una reazione, un vissuto, un comportamento e soprattutto quando si tratta di un tema forte come il Coronavirus, che coinvolge tutti e innesca paura”. Lo dichiara alla Dire David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), che spiega come affrontare le situazioni di difficoltà.


CORONAVIRUS, PSICOLOGO: CONTAGIO PSICHICO PROVOCA GRAVI DANNI

“Si sta verificando un contagio psichico più che fisico e questo provoca gravi danni”. Torna a parlare di Coronavirus lo psicoterapeuta dell’età evolutiva Federico Bianchi di Castelbianco, che consiglia agli adulti di riprendersi la capacità di “saper stare con i bambini senza fargli del male. Non li stiamo aiutando, stiamo facendo confusione e stiamo instillando in loro delle paure”.

DISABILITÀ GRAVISSIMA, CONSULTA ROMA: DIRITTI PIEGATI A BILANCIO

Il decreto interministeriale 2016 ha creato il calderone unico dei disabili gravissimi. Dallo stato vegetativo alle lesioni spinali e alla demenza, passando per deprivazione sensoriale complessa, gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico e ritardo mentale grave o profondo. Queste sono tutte patologie ormai ricomprese sotto la definizione di gravissimi, “che prima non esisteva e che non trova corrispondenza nella normativa vigente”, spiega Umberto Gialloreti, presidente della Consulta cittadina permanente di Roma per le disabilità. “Con la ricomprensione delle malattie neurodegenerative i casi cresceranno ancora”, ma la recente mancanza di fondi per le 800 famiglie romane dimostra che oggi sono “i diritti a piegarsi al bilancio e non viceversa”.

FILM FORTEZZA, QUANDO LA RECLUSIONE PUÒ AIUTARE A CONOSCERSI

“Il carcere se lo prendi in una determinata maniera ti fa capire veramente chi sei”. Esordisce così Marco, uno dei detenuti della Casa di reclusione di Civitavecchia, divenuto poi interprete della pellicola ‘Fortezza’ liberamente ispirata al ‘Deserto dei Tartari’. Il film è stato proiettato all’ultima Festa del cinema di Roma, dove i detenuti hanno spiegato, ai microfoni della Dire, cosa significhi la reclusione per loro e che valore abbia rappresentato il cimentarsi nella recitazione.

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