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Furlan ai giovani della Cisl: “Avanti con la previdenza integrativa”

Due giorni di lavori della Conferenza under 35 promossa a Milano con le categorie del terziario Cisl da tutta Italia. Un appuntamento con circa 200 giovani partecipanti

Pubblicato:06-02-2020 08:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:57
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MILANO – Riparte dai giovani l’attività sindacale della Fist Cisl, la federazione dei sindacati del terziario che svolge attività di rappresentanza con le federazioni di seconda affiliazione Fisascat e Felsa Cisl. Un obiettivo preminente quello della categoria che conta quasi 100.000 associati under 35 (un quarto circa degli oltre 444.000 iscritti totali alla Cisl) a cui dare una nuova voce nell’organizzazione e nella definizione di una nuova modalità di contrattazione, fist_cisl_under35sempre più volta a favorire la maggiore partecipazione dei giovani. E’ questo lo spirito che ha animato la due giorni di lavori della Conferenza under 35 promossa a Milano con le categorie del terziario Cisl da tutta Italia. Un appuntamento con circa 200 giovani partecipanti, che, riuniti in quattro gruppi di lavoro, hanno elaborato dei documenti di proposta in vista del congresso nel 2021.

In sostanza dal dibattito è emersa la necessità di una nuova visione della contrattazione, da indirizzare sempre più “verso una nuova governance della flessibilizzazione del lavoro richiesta dalle imprese e che oggi accompagna la crescente competizione internazionale”.




















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Il sindacato si apre anche verso nuove alleanze e collaborazioni, per migliorare la contrattazione. Inevitabile la riflessione sul ruolo del welfare, che come si è detto durante la due giorni di incontro, specie nei settori dell'”assistenza sanitaria integrativa, formazione professionale e previdenza complementare”. La Fist Cisl chiederà ai suoi giovani di parlare “un nuovo linguaggio coerente coi valori associativi del sindacato” e al contempo in grado di “elaborare messaggi persuasivi”. Cruciale il ruolo dei socifist_cisl_under35al. La Conferenza si è conclusa con un confronto a schema libero tra i giovani, la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan e il segretario generale della Fist Cisl Davide Guarini, moderato dal presidente della società di ricerca Adapt Emmanuele Massagli. “La vera sfida di un sindacato al passo con i tempi è quello di dimostrare di avere ancora un ruolo fondamentale e primario nel conoscere e rappresentare i nuovi bisogni dei lavoratori, delle persone e dei giovani” dichiara Guarini. A preoccupare il leader del terziario della Cisl “i lavoretti e i rapporti di lavoro discontinui che promettono un nuovo concetto di lavoro più libero, più autonomo, più funzionale ma che in realtà, se privi di regole e senza il sostegno della contrattazione collettiva a tutti i livelli si dimostrano rigidi e squilibrati con ritmi e tempi indefiniti, oltre che non remunerati adeguatamente”. E’ con queste premesse che, a detta del sindacalista, i documenti elaborati dai giovani nelle commissioni della Conferenza under 35 “alimenteranno non solo la quotidianità delle politiche sindacali e contrattuali”, ma “entreranno a pieno titolo nel dibattito al percorso congressuale”.

fist_cisl_under35E’ poi la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan ad evidenziare la crescita del consenso alla Cisl ed alla Fist Cisl che, con le federazioni di seconda affiliazione Fisascat Cisl e Felsa Cisl si posiziona in testa tra le federazioni dei lavoratori attivi, con oltre 444.000 iscritti nel 2019. “Se nonostante la crisi economica la Cisl continua a crescere è grazie al lavoro di tante delegate e delegati”, dichiara la segretaria nazionale, sottolineando come quello della Fist Cisl sia “un modello sindacale vincente ed un esempio virtuoso per tutte le altre categorie della Cisl”. D’altronde “in una società spaccata dove ogni giorno ci sono elementi di divisione”, lo sforzo della Cisl è oggi quello di “rafforzare il patto intergenerazionale tra giovani ed anziani. La Cisl si sta battendo per la pensione di garanzia per i giovani ma è altrettanto urgente per loro rendere obbligatoria anche la previdenza integrativa”. E’ per questo che, come conclude Furlan, è d’obbligo “favorire l’adesione ai fondi che non possono essere tassati come la speculazione finanziaria”, e “questo è uno dei punti che il Governo deve affrontare nella riforma fiscale”.

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